Crescita economica del 5 percento nel 2022, dello 0,8 percento nel 2023. Sono le ultime previsioni della Banca di Slovenia, comunicate stamane. Per quest'anno una stima al ribasso sostanzialmente contenuta, dello 0,8 percento, grazie al buon andamento nel primo e nel secondo trimestre, rispettivamente con una crescita del 9,7 e dell'8,3 percento, per scendere al 3,4 nel terzo. Contrazione ben più marcata invece per il prossimo anno, rispetto alle previsioni di giugno, che indicavano un incremento del 2,4 percento. Per quanto riguarda l'inflazione, resta elevata; la media di quest'anno si attesterà al 9,3 percento, dovrebbe scendere al 6,8 nel 2023 e al 4,2 nel 2024. Per la Slovenia, comunque, previsioni di crescita superiori rispetto alla media dell'Eurozona, sia quest'anno che il prossimo. Le odierne previsioni della Banca di Slovenia seguono quelle della Banca Centrale europea che ha previsto per l'Eurozona una crescita del 3,4 percento quest'anno, dello 0,5 il prossimo e dell'1,9 percento nel 2024. Ieri, lo ricordiamo, la BCE ha deciso di alzare i tassi d'interesse di mezzo punto percentuale, portando quello sui depositi al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%, dopo analoghe decisioni prese a settembre e a ottobre. Il Consiglio direttivo sottolinea che i tassi devono ancora essere portati significativamente più in alto e a un ritmo costante», in modo da raggiungere livelli sufficientemente restrittivi per portare l'inflazione all'obiettivo del 2% in tempi rapidi. La presidente Christine Lagarde ha avvertito che sulla base dei dati attuali sono da attendersi altri rialzi di 50 punti base per un certo periodo di tempo: a febbraio e a marzo sicuramente, poi anche oltre. Il governatore della banca centrale slovena, Boštjan Vasle, rileva che di fronte ad un'inflazione così elevate altri rialzi saranno inevitabili.
Delio Dessardo