La riforma del sistema sanitario rimane una priorità per l'esecutivo e per il paese. E anche se cambiano gli interpreti bisogna proseguire nella sua realizzazione. Nel giorno in cui cessano le competenze ministeriali di Danijel Bešič Loredan, formalizzate in meno di un quarto d'ora durante una sessione straordinaria del Parlamento, il premier Golob ha preso formalmente le redini della Sanità in attesa di decidere il nome del sostituto. Assente dai banchi del governo, il ministro dimissionario aveva affidato a un comunicato stampa il suo commiato.
Golob ha poi dichiarato che la riforma sanitaria rimane in cima all'agenda politica, motivo per il quale a stretto giro ha proposto al Consiglio dei ministri una nuova squadra di segretari di Stato - Valentina Prevolnik Rupel, Marjana Pintar, che si uniranno all'attuale segretaria Azra Herceg - che, nei piani, deve "rinnovare il sistema e rafforzare la rete della sanità pubblica con un'attenzione particolare alle istituzioni sanitarie". Non è ancora chiaro quali fossero nello specifico le divergenze tra Golob e Bešič Loredan, a lungo difeso e poi scaricato in pochi giorni.
In chiusura della breve seduta la presidente dell'Assemblea nazionale, Urška Klakočar Zupančič, che ha ringraziato Bešič Loredan per il suo lavoro, ha ricordato che entro 8 giorni la Commissione elettorale nazionale deve essere notificata su chi fra Bešič Loredan e il deputato ed ex giornalista Aleksander Prosen Kralj possa ricoprire il posto da deputato di Matej Arčon, ministro degli Sloveni nel mondo. Fin quando Bešič Loredan era a capo della Sanità non poteva ricoprire la carica di deputato, che pure gli spetterebbe. Ma ora sono in pochi a scommettere che andrà a sedersi in parlamento.
Valerio Fabbri