Il ministro dell'Ambiente, del Clima e dell'Energia, Bojan Kumer. Foto: Vlada RS/X
Il ministro dell'Ambiente, del Clima e dell'Energia, Bojan Kumer. Foto: Vlada RS/X

Arriva da un partito extraparlamentare l'ennesimo attacco a una maggioranza di governo sempre più traballante. In settimana la Commissione anti-corruzione (KPK) ha reso noto che è in corso una procedura preliminare sulla domanda presentata dal partito dei Pirati nei confronti del ministro dell'Ambiente, del Clima e dell'Energia Kumer, accusato di aver nascosto agli occhi del pubblico un documento fondamentale per conoscere meglio i diversi scenari per l'approvvigionamento elettrico della Slovenia. Oggetto in questione è il famigerato rapporto preparato dal direttore di Eles, Aleksander Mervar, che ha portato di fatto all'annullamento del referendum consultivo sul secondo reattore nucleare nella centrale di Krško. I Pirati sono convinti che l'ordine di occultare il documento sia arrivato dal Ministro, accusato di inadeguatezza anche per il suo passato nella società di Stato Gen-I. Per ora la KPK si è limitata a comunicare che sono in corso le verifiche delle circostanze e delle possibili violazioni che rientrano nella loro giurisdizione. La questione è puramente politica, la KPK difficilmente interverrà, il ministero ha risposto definendo infondate le accuse, perché l'analisi non contribuisce in alcun modo a far luce sul progetto Jek 2 e parla solo di fonti di approvvigionamento. Il punto però, per i Pirati, è proprio questo.

Valerio Fabbri