Foto: Zajem zaslona
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Il sindacato Sviz firmerà i contratti collettivi con il governo. A comunicarlo è stato il comitato direttivo in vista della sottoscrizione dei contratti prevista per venerdì. La firma è uno degli ultimi passi da dare per avviare la riforma nel settore pubblico. L'intesa non è stata raggiunta però con tutti i sindacati, alcune sigle degli organi statali hanno chiesto al governo di rivedere l'accordo. Il segretario generale dello Sviz Branimir Štrukelj si è detto soddisfatto dell'intesa raggiunta all'interno dell'organizzazione rappresentativa per più comparti del pubblico impiego. Lo Sviz è firmatario del contratto collettivo per il settore dell'istruzione e della formazione, del contratto collettivo per il settore della ricerca e quello per le attività culturali. Inoltre, il sindacato siglerà anche il contratto collettivo per il settore della sanità e dell'assistenza sociale, poiché alcuni iscritti lavorano in istituti per bambini con esigenze speciali, ha spiegato Štrukelj.

Nell'ambito della riforma del sistema salariale del settore pubblico, l'iniziale firma preliminare dei contratti collettivi e degli accordi era prevista per lunedì. Tuttavia, la Confederazione dei sindacati del settore pubblico, presieduta da Štrukelj, ha proposto al governo di posticipare la firma preliminare a mercoledì, lamentando che il governo aveva concesso troppo poco tempo per la revisione dei documenti in uno dei settori salariali.
Le organizzazioni sindacali rappresentanti le forze dell'ordine e le professioni di sicurezza pubblica hanno invece manifestato un profondo dissenso nei confronti delle proposte governative, giudicandole inadeguate rispetto al valore e alla pericolosità delle mansioni svolte. In particolare, i sindacati reclamano un incremento salariale superiore rispetto a quello offerto dall'esecutivo, sottolineando l'importanza strategica di queste figure professionali per la collettività. Il rifiuto di sottoscrivere il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro evidenzia la gravità della situazione e la necessità di un confronto costruttivo tra le parti sociali. Nonostante le trattative in corso le rappresentanze minacciano azioni più dure se le loro richieste non saranno soddisfatte. L'amministrazione pubblica considerata la serie B del pubblico impiego per i sindacati di categoria. (ld)