Incontro virtuale tra la Ministra dell'Istruzione slovena, Simona Kustec, e l'omologo ucraino Serhiy Shkarlet. Nell'occasione ha assicurato il pieno impegno e sostegno all'inclusione di bambini, educatori, insegnanti, docenti, ricercatori e sportivi provenienti dai territori ucraini colpiti dalla guerra in un ambiente sicuro sul piano dell'istruzione e del lavoro in Slovenia. A quanti faranno richiesta dello status di protezione temporanea, come stabilito dall'Unione Europea, verranno garantite le condizioni per includersi immediatamente nei programmi di apprendimento, ricerca e sport, ha sottolineato la ministra. Il governo sloveno ha assicurato ancora Simona Kustec, farà la sua parte e ha informato il ministro ucraino in merito alle possibilità di inserimento, con la disponibilità delle scuole, delle università, degli istituti di ricerca e delle organizzazioni sportive. Shkarlet ha ringraziato la Slovenia per il lavoro svolto anche a livello di Unione Europea, avendo da subito sostenuto la necessità di attivare quanto prima la direttiva europea che fornisce ai rifugiati una protezione temporanea immediata, compreso un permesso di soggiorno e l'accesso a lavoro, alloggio, istruzione, assistenza sociale e assistenza medica, senza dover seguire il percorso delle normali procedure d'asilo. In Slovenia la misura è già entrata in vigore avendo il governo approvato il relativo decreto che riguarda i rifugiati che hanno raggiunto e raggiungeranno il paese, inclusi i loro familiari. Il ministro ucraino ha rilevato che in 23 giorni le forze russe hanno distrutto o danneggiato più di 400 istituzioni pedagogiche, inclusa la più antica università ucraina a Kharkiv, parte del patrimonio mondiale dell'Unesco.
Delio Dessardo