Foto: BoBo/Borut Živulović
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Riunione fiume del comitato esecutivo del partito Sinistra nella quale si è discusso del contratto di governo esaminato domenica. Marjan Šarec al termine della maratona negoziale di domenica a Kamnik, ben 14 ore, tra i cinque partiti di centro, Lista Šarec, socialdemocratici, partito del centro moderno, Desus e partito Alenka Bratušek con la Sinistra, ha detto che in caso di risposta positiva verranno armonizzati i punti sui quali ieri non c'è stata ancora piena intesa. Le differenze programmatiche restano tra la Sinistra e le restanti formazioni politiche impegnate nella formazione di una coalizione di governo. Lo stesso Šarec non ha voluto rilevare di quali punti si tratti, limitandosi a dire che ne sono rimasti aperti pochi, meno di quanto di pensasse prima del confronto. Secondo indiscrezioni i punti sui quali le parti non si trovano in accordo riguardano la politica tributaria le privatizzazioni. La Sinistra previa sottoscrizione dell'accordo indirà un referendum interno tra i membri del partito. Circa la possibilità di un governo di minoranza, con il sostegno esterno della Sinistra, Šarec ha spiegato che al momento si sta lavorando per una coalizione a sei e non ha voluto ipotizzare altri scenari qualora il partito di Luka Mesec decidesse per un NO alla collaborazione. Ricordiamo che la seconda tornata di consultazioni per trovare un mandatario in grado di formare un governo si concluderà il 10 agosto. In caso di fumata bianca per Šarec, con il relativo inoltro della proposta entro quella data, la Camera di Stato potrebbe votarla tra il 13 e il 17 agosto.