Il bilancio è 25 persone fermate, tra di essi anche personaggi legati al mondo della tifoseria organizzata, 2 feriti leggeri, 6 agenti contusi di cui 4 per lancio di oggetti. Massiccio lo schieramento di forze dell'ordine, tra cui anche le unità della polizia a cavallo. Nel corso della manifestazione gli agenti hanno fatto uso di più di 400 lacrimogeni, lanciati per le vie del centro; in azione anche gli idranti, che hanno sparato acqua, ma anche sostanze urticanti.
Al momento tre persone sono ancora trattenute in caserma. La polizia ha 48 ore di tempo per sporgere denuncia. Tra di essi Zoran Stevanović, il leader di Resni.ca, che ha informalmente organizzato la protesta ed il rapper Zlatko, che ha guidato la manifestazione fuori da Piazza della Repubblica, prima di venir fermato e caricato sulla camionetta della polizia dagli agenti. Proprio i concitati momenti che sono seguiti al fermo hanno portato ai primi lanci di lacrimogeni e all'entrata in azione degli idranti. Precisato anche che nessun autobus pieno di manifestanti è stato trattenuto nelle tangenziali intorno a Lubiana, come invece avevano sostenuto gli organizzatori della protesta. Confermato che una delegazione straniera, arrivata per il vertice di Brdo, si è trovata bloccata in mezzo al corteo. Dalla polizia specificano di aver agito semplicemente seguendo i protocolli e tenendo conto di come si stava evolvendo la situazione. In sintesi, le dichiarazioni degli uomini di governo, che chiedevano un’azione più decisa per reprimere le manifestazioni, che l’ultima volta aveva mandato in tilt il traffico nella capitale, non avrebbe in alcun modo influito sulla loro azione.
Non la pensa così l’opposizione di centrosinistra, che definisce inaudito quello che è accaduto ieri. Il tutto non sarebbe altro che il frutto del comportamento di un Governo oramai sconnesso dal paese. Siamo arrivati a Maria Antonietta – è stato detto- che rispondeva di mangiare brioches a chi diceva di non avere pane. Il paradosso -è stato precisato – è che mentre a Brdo l’élite politica si scambiava onorificenze a Lubiana si registravano scene di guerriglia urbana. Non è mai successo che accadessero simili disordini, nemmeno quando in piazza c’erano 40.000 persone, hanno detto dall’opposizione. Chieste nuovamente le dimissioni dell’esecutivo e le elezioni anticipate. Se ne riparlerà nel corso di una seduta straordinaria della Camera di Stato, dove si cercherà nuovamente di mettere pressione su quei deputati che con il loro appoggio esterno consentono a Janez Janša - ed alla sua squadra - di continuare a galleggiare.
Stefano Lusa