Foto: BoBo
Foto: BoBo

Quella più nota, soprattutto nel Litorale, è l'accensione dei tradizionali falò, di solito sulla sommità di una collina, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio. La giornata che precede la festa dei lavoratori sarà nuovamente caratterizzata da traffico intenso in direzione delle località turistiche. Si consiglia quindi di programmare la partenza, tenendo in considerazione che i tempi di percorrenza della tratta potrebbero allungarsi. Domattina invece in molte città slovene avrà luogo la tradizionale sveglia del primo maggio, con la banda locale che fa il giro della città o paese suonando marce e canzoni popolari. Nonostante si tratti di un giorno festivo e molti preferiscano dormire qualche oretta in più, questo tipo di iniziativa viene accolta con piacere dai paesani che offrono cibo e bevande ai musicisti. Uno dei simboli più caratteristici della festa è il "mlaj". A un albero, di solito di abete o betulla, vengono tagliati tutti i rami tranne quelli in cima. Il tronco viene poi decorato con ghirlande e a volte una bandiera: quella slovena o la bandiera rossa, simbolo del movimento operaio. Nell'occasione sarà anche possibile visitare la presidenza della Repubblica dove verrà organizzata una giornata delle porte aperte. Nonostante ormai da tempo il giorno di festa internazionale venga trascorso tra gite di gruppo e scampagnate, è doveroso sottolineare che si tratta di una giornata nata per ricordarci quanti hanno lottato per i diritti dei lavoratori e per riflettere sul significato del lavoro, in un periodo in cui di lavoro ce n'è poco e in cui i diritti dei lavoratori non vengono rispettati.