Nonostante la carenza di personale nel comparto dell'istruzione, l'ufficio nazionale per l'impiego constata che ogni anno centinaia di insegnanti si rivolgono agli uffici di collocamento regionali durante le vacanze estive. A settembre vengono cancellati dall'elenco e vengono reintegrati a tempo determinato, fino all'estate successiva. I rappresentanti sindacali affermano che si tratta di una pratica scandalosa. Il Ministero dell'Istruzione spiega che di solito le scuole impiegano supplenti o profili che non soddisfano le condizioni per un impiego a tempo indeterminato. I presidi, dal canto loro, sostengono che devono provvedere sia al rispetto della normativa che regolamenta il comparto scolastico, sia l'operatività dell'istituto. Come riferito da Radio Slovenia, a luglio si sono rivolte all'ufficio per l'impiego 900 persone che fino al mese precedente lavoravano nel settore dell'istruzione. La maggior parte di loro era impiegata presso scuole elementari; un gruppo eterogeneo, composto per la maggior parte da giovani con contratti a tempo determinato, ha spiegato la direttrice generale dell'ufficio nazionale per l'impiego, Greta Metka Barbo Škerbinc. Persone in buona parte con titolo di studio secondario, circa il 30 percento, impiegate come insegnanti di sostegno e altre professioni o come personale ausiliario per la manutenzione. "Tenuto conto che già anni fa abbiamo concordato con il Ministero competente la necessità di porre fine a questa prassi", sottolinea Branimir Štrukelj, segretario generale del sindacato della scuola e presidente della confederazione dei sindacati del pubblico impiego, "non riesco a capire perché' si continui a farlo. Di fronte alla carenza di insegnanti abbiamo chi risparmia bloccando due mesi di salario, una cosa che ritengo assurda e irrazionale". Dal Ministero dell'Istruzione spiegano che i contratti a tempo determinato riguardano principalmente sostituzioni in caso di malattie di lunga durata, congedi di maternità e pensionamenti.
Delio Dessardo