Al bivio l'SMC del premier uscente Miro Cerar, partito che alle elezioni di quattro anni fa aveva trionfato mentre in queste ultime con il 9,7 per cento dei voti risulta il quarto partito del paese con 10 parlamentari, precedentemente ne aveva 26. Il Presidente dell’SMC Cerar ha detto che vede il suo partito alleato a partiti che puntano su una società libera e aperta sottolineando che tale coalizione è nei piani del secondo classificato alle politiche, Marjan Šarec. Se questi sarà in grado di formare una coalizione stabile, ne faremo parte ha detto Cerar, ribadendo quanto già detto in campagna elettorale ovvero che una collaborazione tra Smc e Sds è impossibile. Secondo determinate fonti vi sarebbe stata una spaccatura all'interno del partito, una fazione capeggiata dal Ministro Počivalšek non escludeva possibili collaborazioni con un governo Janša, mentre quella più vicina alla sinistra lo escludeva categoricamente; a riguardo Cerar ha respinto le voci dicendo cha all’interno del partito vi sono opinioni diverse le quali vengono poi sempre armonizzate Precedentemente si è svolto invece un vertice a tre tra Marjan Šarec, Alenka Bratušek e Miro Cerar, sulla possibile collaborazione fra le formazioni politiche di cui sono leader, nella formazione di una maggioranza di governo. Non sono stati resi noti i contenuti del confronto, definito costruttivo; c’è l'interesse a collaborare, è stato detto, pertanto le consultazioni proseguiranno. Šarec, la cui Lista si è piazzata seconda alle parlamentari, dietro l'SDS, ha già incontrato anche socialdemocratici, Desus e Nuova Slovenia. Non intende negoziare con l'SDS.
Dionizij Botter