Dionizij Botter
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Ieri si è svolta la prima riunione post voto del comitato esecutivo del Partito del Centro Moderno. Il leader dell'SMC, Miro Cerar ha detto che la strada per un governo in grado di realizzare i punti programmatici dell’SMC sarà lunga. L'ex premier annuncia di fatto la volontà di entrare in coalizione con Marjan Šarec. Se questi sarà in grado di formare una coalizione stabile, ne faremo parte ha detto Cerar, come ricordiamo Cerar durante la campagna elettorale ha affermato che una collaborazione tra Smc e Sds è impossibile.Secondo determinate fonti vi sarebbe stata una spaccatura all'interno del partito, una fazione capeggiata dal Ministro Počivalšek non escludeva possibili collaborazioni con un governo Janša, mentre quella più vicina alla sinistra lo escludeva categoricamente; a riguardo Cerar ha respinto le voci dicendo cha all'interno del partito vi sono opinioni diverse le quali vengono poi sempre armonizzate. Secondo indiscrezioni Cerar vorrebbe la presidenza della Camera nella futura compagine governativa, mentre l’attuale Brglez punterebbe alla guida del Ministero degli esteri. Precedentemente si è svolto anche un vertice a tre tra Marjan Šarec, Alenka Bratušek e Miro Cerar, sulla possibile collaborazione fra le formazioni politiche di cui sono leader, nella formazione di una maggioranza di governo. Non sono stati resi noti i contenuti del confronto, definito costruttivo; c'è l'interesse a collaborare, è stato detto, pertanto le consultazioni proseguiranno. Šarec, la cui Lista si è piazzata seconda alle parlamentari, dietro l'SDS, ha già incontrato anche socialdemocratici, Desus e Nuova Slovenia. Non intende negoziare con l'SDS. Nuova Slovenia invece tiene le porte aperte sia a Janša che a Šarec, ne ha discusso il Consiglio del partito in seguito all'incontro avvenuto con Marjan Šarec. Tonin ha pure detto di aver incontrato per due volte anche il leader dell'Sds, Janez Janša. L'Nsi in una coalizione di centro sinistra risulterebbe un'po’ anomala, ha ammesso Tonin, dicendo di essere in attesa di un feedback da parte dei restanti partiti sulla volontà di un avvicinamento.
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