Assieme a Diana Ross e Michael Jackson, Stevie Wonder è uno dei massimi interpreti del mix melodico fatto di istintività soul-funk- rockabilly e scrittura pop, con un uso sempre calibrato dell’elettronica, grazie anche al talento compositivo e alle eccelse doti vocali, per non dire delle eclettiche virtù di multi-strumentista: Wonder suona infatti piano, chitarra, basso, batteria, percussioni e armonica a bocca. Con gli anni e la maturità musicale Stevie Wonder ha acquisito anche il carisma necessario per trasformarsi in un’icona della pace e dei diritti dei neri americani. La matrice soul delle sue canzoni è stata sempre solo il punto di partenza da cui modellare nuovi ritmi e nuove intuizioni melodiche. Un percorso culminato nei suoi capolavori su 33 giri degli anni 70, come Talking Book, Songs e In The Key Of Life, ma che ha continuato sempre a sedurre il pubblico, dall’exploit della colonna sonora di The Woman in Red a tutte le performance e collaborazioni nell’arco della sua carriera. Una parata trionfale da 25 Grammy e oltre 100 milioni di copie vendute, sempre in vetta alle classifiche. Ripercorrere la sua ascesa vuol dire mettere le mani in un repertorio impressionante di canzoni entrate nella memoria collettiva: Isn’t She Lovely, You Are The Sunshine Of My Life, Sir Duke, Master Blaster, solo per citarne alcune. Il tutto senza mai perdere l’umiltà e la dolcezza che appartengono ai più grandi. Buon compleanno Stevie Wonder.
Miro Dellore