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Alla fine dello scorso anno, il Centro per la ricerca marina di Rovigno -che opera nell'ambito dell'Istituto "Ruđer Bošković" di Zagabria- ha celebrato con una mostra il 130.esimo anniversario della sua fondazione. Da poco invece è uscita una monografia sulla storia e l'attività presente di questa istituzione scientifica d'eccellenza.
Consiglio europeo e G7 premono per nuove sanzioni alla Russia se questa non bloccherà l'offensiva in Ucraina. Anche il segretario di Stato americano Blinken ha ribadito la prontezza a prendere misure più severe se Putin non si fermerà.
E l'attacco russo alla centrale nucleare di Zaporižja è stato duramente condannato della comunità internazionale. Nonostante l'escalation dell'offensiva e la previsioni di ancor più morti nei giorni a venire, la NATO ha ri-confermato che non invierà truppe e aerei in Ucraina, né istituirà la "no fly zone", al fine di evitare che la guerra si diffonda in tutta Europa. Però il segretario di Stato americano Blinken avverte: "Se verremo attaccati, saremo pronti a difendere i territori NATO".
Il Consiglio della Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano, riunitosi ieri sera a Sicciole, ha stabilito all'unanimità di non concordare con la proposta dei quattro sindaci costieri di denominare quest'area "Istria slovena", ribadendo che l'unico nome adatto e accettabile è quello di "Istria-Istra". La denominazione dell'area geografica, a giudizio della CAN piranese, deve essere rivista, coinvolgendo le strutture e gli esperti del gruppo nazionale.
Gruppi di profughi stanno raggiungendo anche la Slovenia. Ieri sera è giunta a Capodistria una famiglia di Kiev, tra cui ci sono anche persone con problemi di salute: ad ospitarli è Denis Kuzelj, che in passato ha vissuto un periodo in Ucraina ed è perciò particolarmente sensibile alla situazione nel paese est-europeo.
L'offensiva russa in Ucraina è giunta al nono giorno. In serata almeno 7 persone sono rimaste uccise in un bombardamento vicino a Kiev. L'occidente condanna la Russia per aver preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya. E all'ONU l'ambasciatore di Mosca nega che ci sia stato l'attacco. Attimi di tensione quando in seguito ai bombardamenti in un edificio ausiliario è scoppiato un incendio, ora la situazione e sotto controllo. Intatta la parte che contiene i reattori. I livelli di radiazioni sono nella norma.
Dunque le operazioni russe proseguono. Dopo aver preso la città di Kherson, nel sud del Paese, le truppe russe avanzano verso Zaporižja e sarebbero in prossimità della centrale nucleare di Enerhodar. E in serata il presidente russo Putin appare in TV: russi e ucraini sono un unico popolo, ha detto.
Importanti passi in avanti, secondo i russi; delusi gli ucraini, dopo l'odierno, secondo round di colloqui, fra le delegazioni dei due paesi in guerra incontratesi in Bielorussia. Stando a quanto confermato dai rappresentanti di entrambe le delegazioni, Mosca e Kiev avrebbero trovato un'intesa sull'apertura di corridoi umanitari allo scopo di facilitare l'evacuazione dei civili dalle città interessate dai bombardamenti. Non è stato raggiunto, invece, l'obiettivo di un cessate il fuoco per tutto il territorio.
Sono in corso da questo pomeriggio i colloqui tra le delegazioni russa e ucraina; incontratesi in una localita' vicina alla citta' bielorussa di Brest, al confine con la Polonia. Si cerca la strada per un cessate il fuoco. In mattinata, telefonata tra il presidente francese Macron e quello russo Putin.
In Croazia sono arrivati finora 800 profughi ucraini di cui un centinaio a Pola. Per il momento sono state predisposte strutture ricettive per 2.700 persone. Le autorità stimano che potrebbero arrivare nel Paese almeno 20.000 rifugiati.
I Ministri degli interni dell'Unione Europea stanno discutendo la possibilità di riattivare la direttiva europea del 2001 per la protezione temporanea dei cittadini e residenti ucraini che cercano nell'UE rifugio dalla guerra in corso nel loro paese. Il provvedimento consentirà di conferire immediatamente lo status di rifugiati ai profughi ucraini. Secondo la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, ci vorranno ancora dei giorni prima che la proposta venga finalizzata.
L'assemblea delle Nazioni Unite nella prima sessione d'emergenza dal 1997, ha approvato, a larga maggioranza, la risoluzione di condanna contro Mosca. Nel documento si chiede il ritiro immediato di tutte le truppe russe dall'Ucraina.
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