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Il governo sloveno ha approvato nuovi allentamenti delle misure restrittive che prevedono la riapertura di alcuni servizi, nonché la possibilità - per le strutture ricettive in zona gialla - di servire anche i pasti ai loro ospiti. Intanto oggi sono stati aboliti i punti di controllo ai confini con l'Italia e l'Austria, ma non non cambiano le eccezioni per il loro attraversamento. Migliora la situazione dei contagi in Slovenia, seppure gli ospedali continuano a essere sotto pressione.
Con 660 voti favorevoli e soli 5 contrari, il Parlamento europeo ha ratificato l'accordo commerciale e di cooperazione post Brexit, che stabilisce le regole delle future relazioni tra Unione Europea e Regno Unito. Gli eurodeputati hanno approvato anche una risoluzione politica di accompagnamento, nella quale -tra le altre cose- si esprime la condanna per l'atteggiamento discriminatorio di Londra, che nel rilascio dei visti di lavoro non tratta tutti i cittadini europei allo stesso modo.
Italia. Incassato l'ok da Camera e Senato, il governo Draghi si appresta a consegnare il "Recovery Plan" alla Commissione europea. Dal fronte sanitario l'incidenza dei contagi rimane bassa, anche se sale dal 3,4 al 4%. E intanto in Friuli Venezia Giulia spunta la proposta di alcuni presidi di tenere aperte le scuole anche durante quest'estate, per recuperare quella parte di programma perduta a causa delle restrizioni anti-covid. Sarebbe su base volontaria, ma i sindacati si dicono perplessi.
In occasione della giornata dell'insurrezione contro l'occupatore, di cui oggi in Slovenia ricorre l'80.esimo anniversario, migliaia di persone, richiamandosi ai valori della resistenza, sono scese in piazza a Lubiana, per protestare contro il governo Janša. Il premier nel pomeriggio ha preso parte alla cerimonia a mala Gora nei pressi di Ribnica.
In Slovenia sale l'incidenza dei contagi, aumentano leggermente anche i ricoveri, mentre rimane basso il numero di casi nella regione Costiero-carsica. E da domani vengono aboliti i punti di controllo ai confini con l'Italia e l'Austria, anche se ciò non significa un "liberi tutti".
Nei giorni scorsi si sono concluse le iscrizioni alla prima classe delle scuole dell'obbligo e alle medie in Slovenia. Grande soddisfazione, per il numero di iscritti, è stata espressa dalle scuole della Comunità Nazionale Italiana.
In serata il governo sloveno ha stabilito che da mercoledì verranno aboliti i punti di controllo ai valichi di frontiera con l'Italia e con l'Austria. Da oggi, invece, i proprietari di immobili all'estero, o chi vi si è recato per fornire assistenza, possono rientrare in Slovenia dopo 72 e non più 48, sempre con test negativo al coronavirus. Inoltre, ripresa delle lezioni in presenza, seppure a gruppi, per gli universitari.
La Commissione Europea ha ufficializzato l'avvio di un'azione legale, a nome di tutti i 27 stati membri dell'Unione, contro Astrazeneca, per la violazione dell'accordo di acquisto anticipato sulla fortitura del vaccino anti-covid. La compagnia anglo-svedese ha respinto le accuse definendole prive di fondamento. Intanto, in vari paesi europei, oggi sono scattate diverse aperture.
In Slovenia sono scattati nuovi allentamenti delle misure anticovid: da oggi è ammessa la riapertura delle strutture ricettive, fino a un massimo di 30 camere. Gli ospiti, però, dovranno effettuare il test, oppure esibire il certificato di vaccinazione o di essere guariti dal coronavirus. Quasi tutti gli alberghi più grandi, com'era prevedibile, hanno deciso di non riaprire.
Dopo oltre un mese di lockdown l'Italia torna a tingersi di giallo, tranne Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta che rimangono arancioni e la Sardegna rossa. Riprendono gli spostamenti tra le regioni, vietati da Natale. In tutto il Paese rimane obbligatorio il distanziamento interpersonale e l'utilizzo della mascherina anche all'aperto, salvo per i bambini al di sotto dei 6 anni e per chi fa attività sportiva.
35 anni fa il disastro nucleare di Chernòbyl. Da allora una zona nel raggio di 30 km dalla centrale è ridotta a città fantasma la cui ombra è destinata a non dissiparsi per molto tempo ancora.
In Italia nelle ultime 24 sono stati registrati 8.444 nuovi casi di Coronavirus, a fronte di circa 145 mila test analizzati, con un tasso di positività che risale e sfiora il 6%. Risale anche il numero delle vittime: 301 quelle odierne. Nel pomeriggio il Premier Draghi ha presentato in Parlamento il "Recovery Plan", che verrà consegnato a Bruxelles il prossimo 30 aprile: nel suo intervento l'appello all'unità, rinunciando a visioni di parte e condividendo un "piano epocale" da lui stesso definito "il futuro dell'Italia".
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