Questa edizione del festival avrebbe dovuto avere il proprio fulcro nel ricordo del trentennale delle guerre nell'ex Jugoslavia ma la pandemia ha dovuto posticipare l'appuntamento a data da definirsi nel corso di quest'anno. Comunque ad aprire la rassegna sarà un simbolo di questo periodo, Underground di Emir Kusturica, Palma d’oro a Cannes nel 1995, che affronta in chiave grottesca proprio la dissoluzione della Jugoslavia. A chiudere il festival ci sarà un altro grande film, Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos, vincitore del Grand Prix in quella stessa edizione. Alla proiezione di Underground sarà inoltre legato uno dei due tradizionali premi assegnati a Trieste, l’Eastern Star Award: nato per segnalare le personalità del mondo del cinema che con la loro carriera hanno gettato un ponte tra l’Est e l’Ovest. Nucleo centrale del programma si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari. Tredici i titoli del Concorso lungometraggi, tra questi Father di Srdan Golubović, un film che affronta la corruzione dei servizi sociali nella Serbia di oggi, e Andromeda Galaxy di More Raça, che parla di un padre disposto a tutto pur di lasciare il Kosovo e garantire alla figlia un futuro migliore in Germania. Dieci i titoli del Concorso documentari, sedici quelli del Concorso cortometraggi. Due nuove sezioni integrano l’impianto tradizionale dei concorsi: Fuori dagli sche(r)mi e Wild Roses: Registe in Europa. Confermata anche quest’anno la formula del Premio Corso Salani 2021, che presenta cinque film italiani completati nel corso del 2020 e ancora in attesa di distribuzione. Infine la sezione When East Meets West con quattro giorni dedicati a produttori, broadcaster, mercati, fondi regionali italiani ed europei. L'intero programma del festival viene proposto sulla piattaforma MYmovies. (mid)