Un'idea quella promossa dall'UNESCO che rafforzerà ulteriormente la cooperazione di lunga data tra i due parchi, responsabili delle due riserve della biosfera esistenti, che trascende i confini nazionali. Il programma Man and Biosphere dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione la scienza e la cultura conta già 738 siti della biosfera in tutto il mondo, di cui 23 transfrontalieri. Con questo ambizioso programma, l'UNESCO si propone di realizzare 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Questi mirano a preservare la natura, promuovere un'economia verde, sostenere le comunità locali, favorire la fusione dei siti e garantire l'inclusione delle generazioni future, valorizzando così il ruolo fondamentale di questi spazi verdi, i cosiddetti "polmoni della Terra.” Le Alpi Giulie hanno già ottenuto questo importante riconoscimento da entrambi i lati del confine nel 2003, quelle slovene e nel 2019 quelle italiane. La designazione di un'area della biosfera transfrontaliera consente la fusione delle due aree della biosfera esistenti, il Parco Nazionale del Triglav – del Tricorno – in Slovenia e il Parco Naturale delle Prealpi Giulie in Italia, che insieme coprono una superficie di quasi 277.000 ettari. Ricordiamo che i preparativi per la candidatura sono iniziati quasi due anni fa e nella documentazione ufficiale sono state sottolineate le caratteristiche naturali e culturali dell'area in questione e il lavoro per coinvolgere le diverse parti su entrambi i lati del confine. Come sottolineato dai rappresentanti di Italia e Slovenia, il fulcro del progetto sarà la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti per rafforzare la tutela dell'ambiente e promuovere un uso efficiente delle risorse naturali.
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