La Camera spagnola ha approvato la legge di amnistia per gli indipendentisti catalani. Il loro leader, Carles Puidgemont, ha reso noto di avere intenzione di rientrare in Patria dopo anni di esilio autoimposto in Belgio per evitare di essere perseguito per il referendum del 2017 e la dichiarazione d'indipendenza della Comunita' Autonoma. Il referendum era stato dichiarato incostituzionale da Madrid, e i leader politici indipendentisti condannati a pene di carcere con l'accusa di sedizione. Hanno usufruito dell'indulto durante il primo mandato del Premier socialista Sanchez. I voti favorevoli dell'assemblea sono stati 178, quelli contrari 172, nessun astenuto. La Presidente della Camera Armengol ha dichiarato che la proposta di legge organica per la normalizzazione istituzionale, politica e sociale della Catalogna è stata approvata, e dai banchi dei partiti al Governo e di quelli indipendentisti si sono levati cori e applausi. L'approvazione dell'amnistia è un momento chiave per il Premier Sanchez in quanto era una richiesta avanzata dai partiti separatisti in cambio del loro sostegno parlamentare al fine di consentirgli di svolgere un nuovo mandato. Il provvedimento è giunto sei settimane dopo una precedente versione del disegno di legge che era stata bocciata. Il testo ora dovrà essere sottoposto al Senato, controllato dai Popolari, che si oppongono fermanente alla misura e che hanno giurato di fare tutto il possibile per ritardarne l'approvazione prima che torni alla camera bassa per l'approvazione finale. Redatto dai socialisti al Governo e da due partiti indipendentisti catalani, il testo è l'atto legislativo più controverso che il Parlamento abbia votato da quando Sanchez è salito al potere nel 2018.
Franco de Stefani