Al centro della riunione una discussione in merito agli aiuti da inviare a Kiev e i metodi per garantire l'effettiva attuazione delle restrizioni decise contro Mosca. Nessuna decisione è attesa riguardo ad un quinto pacchetto di sanzioni. L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha confermato, a margine del consiglio affari esteri, che i ministri discuteranno l'imposizione di sanzioni aggiuntive al settore energetico russo. "Ciò che sta accadendo a Miriupol è un immenso crimine di guerra e moralmente, la Russia ha perso la legittimità", ha commentato Borrell. Presente al dibattito anche il capo diplomazia sloveno Anže Logar che ha in programma un colloquio con l'omologo moldavo Nicu Popescu. Al centro dell'incontro questioni relative all'assistenza degli oltre tre milioni di rifugiati ucraini arrivati nell'Unione europea e la lotta alla disinformazione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato intanto a chiedere all'Unione europea di fermare tutti gli scambi commerciali con la Russia, dopo che è andato a vuoto anche l'ennesimo tentativo di avviare un colloquio bilaterale con l'omologo russo, Vladimir Putin. Il Cremlino è infatti tornato a ribadire che un incontro tra i due capi di Stato avverrà quando ci saranno progressi significativi nei negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Per Dmyto Peskov, portavoce del Cremlino, la Russia sarebbe disposta a lavorare più intensamente sui negoziati rispetto alla controparte ucraina. Intanto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha detto che il conflitto ucraino avrà pesanti ripercussioni sulla crescita dell'Ue. La guerra in Ucraina avrà probabilmente un impatto sull'attività delle imprese e potrebbe re innescare un aumento del risparmio delle famiglie, come accaduto durante i lockdown, ha spiegato.
Maja Novak