La Commissione europea introdurrà nel breve termine un pacchetto di 5 misure sulla crisi dei prezzi dell'energia. La prima, ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen, riguarda obiettivi vincolanti di riduzione dei consumi di elettricità negli orari di picco, durante i quali si verificano le impennate dei prezzi. La seconda misura prevede un tetto al fatturato delle compagnie che producono elettricità a basso costo. In pratica quelle a basse emissioni di CO2, come le rinnovabili che al momento stanno realizzando utili inattesi che non riflettono i costi di produzione. Questi utili saranno reindirizzati ai più vulnerabili - ha proseguito. Terzo, una misura analoga riguarderà le società che operano su fonti fossili. Quarto, le compagnie energetiche riceveranno sostegni in forma di liquidità o garanzie pubbliche per fronteggiare le difficoltà. Quinto, l'Ue intende proporre un tetto al prezzo del gas importato dalla Russia. La Presidente della commissione Europea ha ribadito che l'obiettivo è molto chiaro, dobbiamo tagliare i proventi alla Russia che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina.
Dal forum economico in corso a Vladivostok è giunta perentoria la risposta del presidente russo Vladimir Putin. La Russia non fornirà più petrolio e gas a quei Paesi occidentali che imporranno un price cap sull'energia russa - "Non consegneremo nulla se è contrario ai nostri interessi, in questo caso economici. Né gas, né petrolio, né carbone. Niente". Putin ha poi aggiunto - "Limitare i prezzi sarebbe una decisione assolutamente stupida. Non forniremo nulla al di fuori del quadro dei contratti firmati con i paesi importatori" - ha detto dinanzi ai leader economici russi e asiatici e concluso - "coloro che stanno cercando di imporci qualcosa oggi non sono in grado di dettarci la loro volontà".
Corrado Cimador