Foto: Reuters
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"Stiamo spazzando via il blocco macroniano, è un risultato storico" sono queste le prime parole della candidata Marine Le Pen al termine della prima giornata di voto. Espressa soddisfazione per un risultato che tocca il 34%; secondo le proiezioni in seggi, l'estrema destra potrebbe, per la prima volta in Francia, ottenere la maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale. Una prima vittoria, quella conseguita, che va però confermata domenica 7 luglio. Le Pen e i suoi si dicono fiduciosi, auspicando che il popolo faccia di nuovo la scelta giusta sottolineando che il prossimo voto sarà il più determinate di tutta la storia della Quinta Repubblica. È stata dimostrata la voglia di un cambiamento. "Le persone vogliono voltare pagina dopo sette anni di politica arrogante" ha detto il fedele alleato di Le Pen, Jordan Bardella. L'esito del voto rappresenta un "verdetto senza appello" ha affermato garantendo agli elettori, se scelto, di voler essere il Primo Ministro della gente; un premier della convivenza, rispettoso della Costruzione ma intransigente della politica che verrà attuata. "Sconfitto e molto indietro" l'attuale Presidente in carica Emmanuel Macron arrivato tra il 20 e il 22% che al termine della serata ha invece promesso unione: "davanti ai partiti della destra è arrivato il momento di un'alleanza democratica e repubblicana per il secondo turno". Una settimana cruciale e lunga quella che attende la Francia: anche gli altri partiti hanno assicurato di voler lavorare insieme per evitare che il Paese collassi alla guida di Le Pen. "Non un voto e neanche un seggio in più per il Rassemblement National" hanno affermato annunciando il ritiro di tutti i candidati ovunque questi siano arrivati in terza posizione al turno di ieri.