Il tracciato del secondo binario Capodistria - Divaccia è lungo 27,1 chilometri, ed è costituito da 8 tunnel, 2 viadotti, 2 ponti e una galleria. Il plastico del progetto ferroviario ed una simulazione multimediale del tracciato sono visibili all'interno di un container color nero posizionato nel mandracchio di Capodistria. La struttura è stata solennemente inaugurata alla presenza tra gli altri del premier Miro Cerar e del ministro delle infrastrutture Peter Gašperšič. Si tratta di una delle più grandi opere infrastrutturali slovene, ha rilevato Cerar, un progetto che sembrava irrealizzabile all'inizio del mandato governativo ma che adesso è in dirittura di arrivo.
I mezzi finanziari sono stati garantiti da più fonti (e gestiti dalla società 2TDK); dal bilancio dello stato, dai mezzi europei e dalla partecipazione dell'Ungheria, per circa 200 milioni di euro, accordo con Budapest che deve però ancora ottenere la luce verde da parte della Camera di Stato. Nel frattempo è già arrivato il nullaosta dal Comitato esteri.
L'avvio dei lavori sta subendo dei ritardi anche per altre questioni burocratico amministrative di non poco conto, infatti la legge sul secondo binario è bloccata dalla Corte suprema per una verifica costituzionale delle normative sul referendum e sulla campagna referendaria. Cerar, che ha detto comparirà davanti ai giudici dell'alta corte per presentare la posizione dell'esecutivo, si è detto molto rammaricato per questo blocco. Non possiamo permetterci di non realizzare il secondo binario, ha rilevato, perchè questo significherebbe rimanere tagiati fuori dalla grande viabilità europea, superati dai paesi vicini, un colpo per l'economia del paese e per lo sviluppo del porto di capodistria. Oggi o mai più, ha sentenziato Cerar.