I leader dei 32 paesi membri della Nato discuteranno nei prossimi giorni a Washington sul futuro sostegno all'Ucraina e il rafforzamento della posizione difensiva e deterrente dell'Alleanza. Saranno prese delle decisioni importanti, secondo il segretario generale, Jens Stoltenberg. "La Nato", ha detto, "è stata fondata 75 anni fa con un'unica solenne promessa: un attacco contro un alleato è un attacco contro tutti. Da queste basi", ha aggiunto, "abbiamo costruito l'alleanza più forte e di maggior successo della storia".
Al summit è inoltre prevista l'approvazione dell'avvio di una nuova iniziativa che coordinerà gli aiuti occidentali e Kiev e l'impegno a stanziare 40 miliardi di euro in aiuti militari all'Ucraina il prossimo anno. Giovedì si unirà ai leader Nato anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nell'ambito di una riunione del Consiglio Nato-Ucraina.
L'anniversario sarà celebrato esattamente nello stabile in cui nel 1949 12 paesi hanno firmato il patto nord-atlantico. La Slovenia, lo ricordiamo, si è unità all'alleanza a fine marzo 2004, sono Finlandia e Svezia invece gli ultimi due paesi che quest'anno hanno aderito alla Nato.
"La Slovenia adempirà ai suoi obblighi nei confronti della NATO e per quanto riguarda gli aiuti all'Ucraina", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Tanja Fajon. "Il summit si svolge nel segno di una serie di decisioni che saranno importanti per la sicurezza in Europa", ha precisato. Per quanto riguarda la spesa pubblica militare, Fajon ha detto che la Slovenia si sta impegnando per garantire il 2% del PIL alla Difesa entro il 2030. A prendere parte al vertice anche il premier, Robert Golob, e il ministro della Difesa, Marjan Šarec.
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