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L'esercito ucraino afferma che Mosca ha ritirato le truppe che circondavano la capitale, Kiev, dopo aver subito perdite significative, precisando che il ritiro ha "significativamente ridotto" l'intensità dell'avanzata russa.
Volodymyr Zelensky ha affermato che l'Ucraina è pronta a "discutere di garanzie sicurezza e neutralità", ma "non di smilitarizzazione".
La Russia continua la propria battaglia contro la società Meta, che possiede i social network Facebook ed Instagram, accusate di svolgere “attività estremiste”.
L’Agenzia spaziale americana ha confermato il raggiungimento del numero di scoperte. Per ora non sono state trovate tracce di via aliena, ma per gli esperti è solo una questione di tempo.
Dura presa di posizione di Papa Francesco contro l’aumento della spesa per le armi in risposta alla guerra in Ucraina. Il Pontefice ha definito “una vergogna” ed “una pazzia” che gli Stati rispondano in questo modo e pensino di governare così il mondo.
In Europa, intanto, si cercano le contromosse all’annuncio a sorpresa di Vladimir Putin, che ha chiesto che le forniture di gas all’Europa vengano pagate in rubli.
Nonostante i continui scontri, l'offensiva russa in Ucraina sembra in fase di stallo.
A quasi un mese dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, le violenze non si placano, le forze russe però non stanno facendo grandi progressi.
Dopo un'ora e mezza i colloqui on-line tra le due delegazioni, i progressi nelle trattative tra Mosca e Kiev – secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov – "sono minori di quelli che ci piacerebbero".
All’orizzonte però ci sono altre scadenze a cui la Russia potrebbe non riuscire a far fronte, innescando un effetto a catena sulle istituzioni finanziarie che hanno nel portafoglio titoli di stato e delle multinazionali russe.
Il valore della valuta russa però si è più che dimezzato e i creditori non sarebbero intenzionati ad accettare pagamenti in valute diverse dal dollaro, facendo così scattare la procedura di default che potrebbe portare Mosca all'insolvenza entro 30 giorni
Si tratta solo dell'ultimo episodio di una campagna critica nei confronti di Putin e del suo governo che si sta sviluppando in molte parti del mondo; tanto che in molte città le vie davanti alle rappresentanze russe sono state dedicate a Zelensky.
Gli Stati Uniti hanno intanto deciso il divieto di esportazione di beni di lusso dalla Russia e di importazione di vodka, caviale e diamanti da Mosca.
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