Il movimento estremista palestinese Hamas ha dichiarato che l'attacco delle forze israeliane contro una scuola nella Striscia di Gaza rappresenta una "pericolosa escalation". A renderlo noto l'Agenzia di difesa civile di Gaza, gestita dai fondamentalisti della Striscia. "Il massacro nella scuola di Al-Tabieen è un crimine orribile", si legge nel comunicato. Secondo fonti palestinesi, la scuola è stata presa di mira tre volte. "Ospitava palestinesi sfollati" e veniva utilizzata anche come spazio per la preghiera.
L'esercito di Israele ha intanto spiegato che la scuola veniva usata come centro di controllo e comando nonché come nascondiglio dei terroristi di Hamas. "Da lì venivano pianificati numerosi attacchi contro i militari e Stato di Israele". L'IDF ha quindi affermato di aver colpito "con precisione i terroristi di Hamas" e che "prima dell'attacco sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l'uso di munizioni precise, la sorveglianza aerea e le informazioni di servizi segreti". Le forze armate di Israele hanno anche sostenuto che il bilancio delle vittime, reso noto da Hamas, non corrisponde alle informazioni in possesso dell'esercito israeliano; ha poi nuovamente accusato gli estremisti palestinesi di "violare sistematicamente il diritto internazionale", "sfruttando brutalmente la popolazione civile e le istituzioni come scudi umani per le proprie attività di terrore".
Il gruppo estremista ha subito smentito le affermazioni di Israele secondo cui la scuola veniva usata come centro di comando di Hamas: sono "scuse per colpire civili, scuole, ospedali e tende per rifugiati, tutti falsi pretesti e bugie smascherate per giustificare i suoi crimini".
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