L'incontro di tre ore a Gerusalemme tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è stato "positivo e condotto in una buona atmosfera". Lo ha fatto sapere una fonte dell'ufficio del capo del governo. Netanyahu "ha ribadito l'impegno di Israele nei confronti dell'ultima proposta americana, presentata a Doha, in Qatar, la scorsa settimana, riguardante un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi, tenendo conto delle esigenze di sicurezza del Paese, su cui insiste fermamente", ha affermato ancora l'ufficio del primo ministro.
Secondo un funzionario israeliano, citato dal Times od Israel, Netanyahu ha anche affermato che invierà i suoi principali negoziatori al vertice al Cairo, in programma questa settimana. La squadra sarà guidata dal capo del Mossad, David Barnea, dal direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, e dall'addetto agli ostaggi per le Forze di difesa israeliane, Nitzan Alon. Tutti e tre hanno preso parte ai colloqui della scorsa settimana a Doha.
Intanto, secondo il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Israele ha dimostrato di non volere una tregua a Gaza: "Questo regime non ha fermato l'uccisione del popolo palestinese e, d'altra parte, Hamas ha espresso il suo punto di vista e ha dichiarato che il regime sionista ha presentato nuove condizioni". Washington, ha aggiunto, non può essere parte dei negoziati perché "ha dimostrato di essere parte della guerra". Sempre secondo il portavoce, se gli Stati Uniti "avessero avuto una vera determinazione, sarebbero stati in grado di fermare questa macchina di morte".
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