Buona Pasqua, la ricorrenza più importante per il mondo cattolico perché celebra la resurrezione. Durante la Veglia pasquale nella Basilica di San Pietro, la liturgia più solenne dell'anno celebrata però ancora con le limitazioni e le restrizioni delle norme anti-Covid, Papa Francesco ha lanciato un forte messaggio di rinascita.
"Ecco il primo annuncio di Pasqua che vorrei consegnarvi: è possibile ricominciare sempre, perché c'è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi, al di là di tutti i nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un'opera d'arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova", ha sottolineato il Pontefice. "In questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza", ha aggiunto. Il Papa afferma inoltre che oltre al senso del "ricominciare" c'è anche quello del "percorrere vie nuove". “La fede non è un repertorio del passato, Gesù non è un personaggio superato, ci invita a superare le barriere, vincere i pregiudizi, avvicinare chi ci sta accanto ogni giorno, per riscoprire la grazia della quotidianità". Per il Pontefice, tanti vivono la “fede dei ricordi”, come se Gesù fosse un personaggio del passato, un amico di gioventù ormai lontano, quando da bambini si frequentava il catechismo, una fede fatta di abitudini, di cose del passato, di bei ricordi dell'infanzia. Officiata all'Altare della Cattedra, davanti a una ristretta assemblea di fedeli, la cerimonia è stata anticipata alle 19.30 per consentire ai partecipanti il rispetto del “coprifuoco”. Il ciclo pasquale delle celebrazioni presiedute dal Papa si chiude oggi con la messa del mattino in San Pietro e, al termine, la benedizione “Urbi et Orbi”.

Domenica di Pasqua dunque in regime Covid. In Slovenia cerimonie religiose chiuse ai fedeli, che potranno seguirle tra le mura domestiche attraverso radio, tv e Internet. Ricordiamo che oggi, in via straordinaria, il governo ha deciso un allentamento del lockdwon in vigore dal primo all'11 aprile compreso. Fino alle 22, proprio in occasione della Pasqua, si potrà attraversare il Paese senza restrizioni e ritrovarsi per festeggiare con un massimo di due famiglie per un totale di sei persone adulte, più i minori di 15 anni. La polizia controllerà in ogni caso gli spostamenti per evitare che la deroga venga sfruttata per altri scopi. Ricordiamo ancora una volta l'obbligo di indossare le mascherine protettive anche all'aperto.

Il premier Janez Janša, in occasione della Pasqua, ricorda che "la pandemia di coronavirus ha messo a nudo tutte le nostre vulnerabilità e debolezze, portandoci via la salute e, purtroppo, molte vite. In ogni caso, ci ha insegnato ad apprezzare molto di più ciò che abbiamo e fatto capire che i tempi difficili possono anche essere un'opportunità per un nuovo inizio, confermando che il paese è forte e vittorioso soltanto se si mostra unito e coeso".
Al contempo, il premier ha sottolineato che l'epidemia non è ancora finita e ha chiesto a tutti di rispettare le misure restrittive. "L'obiettivo è quello di proteggere la salute e la vita delle persone", ha aggiunto. "Anche grazie ad un numero sempre maggiore di vaccini a disposizione; soltanto la vaccinazione", così Janša, "può fermare l'epidemia".

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/VATICAN EASTER VIGIL POPE FRANCIS Riproduzione riservata/ANSA
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