Foto: Oglasno sporočilo
Foto: Oglasno sporočilo

L’aumento dell’uso, e in alcuni casi dell’abuso di alcol, è uno degli aspetti che il mondo ha ereditato dal periodo della pandemia.
Che il consumo di sostanze alcoliche fosse aumentato durante il periodo del Covid non era un mistero, per cause sociali e psicologiche abbastanza intuibili, ma uno studio condotto dai ricercatori della University of Southern California e della Thomas Jefferson University di Philadelphia, riportato sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine, rivela che si tratta di un’abitudine che è proseguita anche dopo la fine delle restrizioni dovute alla pandemia.
Gli scienziati hanno studiato i dati del 2020 e del 2022 del National Health Interview Survey, un rapporto che fornisce informazioni sulla salute dei cittadini negli Stati Uniti, e i dati hanno evidenziato come ci sia un problema di salute pubblica preoccupante, legato all’uso di alcol, che persiste dalla pandemia.
Il sondaggio ha raccolto informazioni sul consumo di alcol, nonché dati demografici socioeconomici e sanitari di oltre 24 mila adulti di età pari o superiore a 18 anni rilevando un aumento del consumo di alcol nel 2020 e nel 2022. Fra le cause individuate dai ricercatori, ci sono lo stress dovuto alla pandemia e l'interruzione dell'accesso ai servizi medici, ma il consumo elevato non sarebbe cessato con la fine dell’emergenza.
“I nostri risultati - dicono i ricercatori - evidenziano un problema di salute pubblica allarmante che potrebbe richiedere una combinazione di cambiamenti politici, come maggiori sforzi di screening per il consumo dannoso di alcol con un sistematico e rapido collegamento ai trattamenti di salute comportamentale da parte di professionisti sanitari, insieme a interventi per le popolazioni a rischio, per mitigare le conseguenze sulla salute pubblica dell'aumento del consumo di alcol correlato alla pandemia.”
L'alcol è una delle principali cause di malattia e mortalità negli Stati Uniti, e l’aumento del consumo rappresenterebbe un grave problema di salute pubblica che richiederebbe, secondo lo studio, cambiamenti di politica e interventi di assistenza sanitaria per mitigare le potenziali conseguenze.

Alessandro Martegani