Una decisione, quella di nominare il professor Yunus consigliere capo del governo ad interim, avvenuta in seguito a un incontro tra il presidente Mohammed Shahabuddin, leader militari e quelli studenteschi. Le proteste in Bangladesh sono iniziate all’inizio di luglio con le richieste degli studenti universitari di abolire le quote nei posti di lavoro nella pubblica amministrazione, ma si sono trasformate in un movimento antigovernativo più ampio. In tutto, più di 400 persone sarebbero morte negli scontri tra forze governative e manifestanti, per lo più civili colpiti dalla polizia.
Anche se l’economia del Bangladesh è cresciuta negli ultimi dieci anni, l’ex primo ministro è stato oggetto di crescenti critiche per la politica repressiva portata avanti dal suo governo nei confronti dei suoi oppositori. Tra questi anche il professor Yunus, che a gennaio era stato condannato a sei mesi di carcere con l’accusa di aver violato le leggi sul lavoro. In realtà Yunus aveva ottenuto il premio Nobel per aver fondato nel 1983 la Grameen Bank, che offre microprestiti a lungo termine per aiutare i poveri ad avviare piccole imprese, un concetto che da allora ha preso piede in tutto il mondo.
Non è mai stato chiaro quale fosse l'origine della faida con la signora Hasina, ma molti credono che siano stati i suoi tentativi infruttuosi di creare un partito politico. La Hasina fuggita poche ore dopo la sua destituzione, è ancora in India ma non è ancora chiaro se quella sia la sua destinazione finale. I leader stranieri hanno invitato il Bangladesh a sostenere la democrazia dopo l'annuncio della nomina del professor Yunus.
Barbara Costamagna