Gli sviluppi negativi del cambiamento climatico cominciano a farsi vedere anche dalle nostre parti e influenzano la nostra vita e la natura che ci circonda. Per questo bisogna capire quali siano le cause dei cambiamenti climatici. Le origini principali sono riconducibili allo sviluppo industriale dei primi anni del Novecento. Da allora la situazione si è evoluta e i più grandi esperti di clima continuano a ritenere l’attività dell’uomo, il fattore scatenante dei gravi aspetti climatici. Tra le attività, causa del clima che sta impazzendo si trovano: la deforestazione, l’uso di combustibili fossili e l’allevamento di bestiame. Sono attività che aggiungono numerose quantità di gas serra all’atmosfera. I gas serra catturano il calore del sole e gli impediscono di tornare nello spazio, aumentando così la temperatura terrestre. L’attuale temperatura media mondiale è più alta di 0,85 gradi centigradi. Dagli studi dell'IPCC, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, si deduce che entro il 2030 la temperatura media supererà il grado e mezzo. Un aumento di 2 gradi centigradi potrebbe portare a mutamenti ambientali pericolosi per tutto il mondo. Alluvioni, siccità, ondate di calore, ossia, quelli che gli esperti chiamano eventi estremi, si stanno intensificando in diverse parti del mondo e in modo irregolare, e mettono a repentaglio l’idea di stabilità cui siamo abituati: comunità distrutte, danni economici a persone e a interi sistemi produttivi, e purtroppo anche morti e feriti. Il cambiamento climatico non è un problema, che riguarderà un prossimo futuro - riguarda il presente, sta accadendo proprio ora ma essendo il mondo molto grande, e ognuno di noi ha la sua visuale, è difficile inquadrare il problema e vedere i collegamenti. Ovvero, concepire la sua reale portata e la globale incertezza cui siamo esposti.
Corrado Cimador