Le speranze di Kiev di ricevere ulteriori aiuti dagli Stati Uniti sono svanite, poco dopo l’ultimo appello del presidente ucraino Zelensky nel quale chiedeva nuovi e più forti sostegni militari. Kirby ha anticipato la notizia, vista la scadenza prevista per il 19 gennaio, confermando ciò di cui si parlava già da tempo, ovvero che i fondi stanziati dal Congresso americano sono esauriti. A partire da inizio dicembre era stata la direttrice del bilancio della Casa Bianca a lanciare l’allarme, inviando una lettera al Congresso per avvisare i leader riguardo il fatto che senza l’approvazione di nuovi aiuti il sostegno economico a Kiev sarebbe presto finito. Il presidente statunitense Joe Biden a fine dell’anno aveva sollecitato il Congresso a una serie di “fondi supplementari”, dei quali almeno una sessantina di miliardi sarebbero stati destinati a Kiev, ma la richiesta venne bocciata senza esitazione dai repubblicani. Dall’invasione russa del febbraio 2022 ad oggi, da parte degli Stati Uniti sono stati approvati complessivamente 113 miliardi di dollari destinati all’Ucraina, e l’ultimo pacchetto di aiuti, dal valore di 175 milioni, risale a inizio dicembre, il quale comprendeva munizioni per la difesa aerea, per l’artiglieria, missili e attrezzature varie. L’annuncio di Washington circa l’esaurimento dei fondi è arrivato in contemporanea al proseguo dei negoziati tra democratici e repubblicani su un nuovo pacchetto, con i conservatori che sembrano disposti a dare il loro voto a favore, a una condizione: che vengano approvate “nuove stringenti misure di sicurezza al confine con il Messico per fermare la crisi migratoria”. La Casa Bianca ha una settimana di tempo per negoziare diverse questioni, tra cui i nuovi aiuti per l’Ucraina, e finalizzare il testo entro il 19 gennaio, data in cui scatterà il primo parziale shutdown.
B.Ž.