"Le forze armate continuano a respingere il tentativo di incursione" ucraina nella regione confinaria di Kursk. Lo ha affermato l'esercito di Mosca, aggiungendo di aver utilizzato il fuoco dell'aviazione e dell'artiglieria per colpire le truppe ucraine e l'equipaggiamento militare all'interno del territorio russo. Il Ministero della Difesa di Mosca ha precisato che per colpire un gruppo di uomini ucraini è stata utilizzata anche una bomba termobarica di 500 chili.
Al contempo il Comitato nazionale antiterrorismo ha annunciato l'introduzione di un regime speciale in tre regioni che confinano con l'Ucraina: quelle di Belgorod, Kursk e Bryansk. Il nuovo regime antiterrorismo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, comporta restrizioni per la popolazione. Il Comitato, in riferimento alle azioni militari a Kursk, ha affermato che "Kiev ha compiuto un tentativo senza precedenti di destabilizzare la situazione in diverse regioni del Paese".
Inoltre, durante un colloquio con il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, il presidente dell'agenzia atomica russa Rosatom, Alexey Likhachev, ha affermato che le forze armate ucraine costituiscono una "minaccia diretta" alla centrale nucleare della regione di Kursk. L'AIEA ha quindi chiesto moderazione di fronte agli scontri tra le forze russe e ucraine vicino all'impianto. Grossi ha anche invitato Russia e Ucraina a rispettare le norme di sicurezza nucleare nelle zone di conflitto, per evitare un disastro nucleare con potenziali gravi conseguenze di radiazione. Secondo un portavoce dell'impianto della città di Kurchatov, sempre citato da Ria Novosti, la centrale nucleare opera "normalmente" con livelli di radiazioni nella norma.
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