Nonostante la richiesta di una risposta da parte di Hamas alla proposta di accordo, formulata a Parigi, il gruppo palestinese ha ritardato la decisione. Hamas chiede infatti il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e il rilascio di un alto numero di prigionieri palestinesi. La firma di un'intesa appare però improbabile anche secondo i media israeliani. Le richieste di Hamas sono infatti state respinte dal primo ministro, Benjamin Netanyahu. "Il rapporto di scambio fra ostaggi e detenuti palestinesi deve essere simile a quella dell'accordo precedente", ha precisato, ribadendo che non firmerà un’intesa "ad ogni costo". Nei precedenti accordi, lo ricordiamo, il rapporto è stato di un ostaggio per tre detenuti palestinesi.
Netanyahu ha inoltre detto che l'obiettivo di Tel Aviv "è una vittoria completa su Hamas" e che Israele ucciderà la leadership del gruppo di estremisti palestinesi. "Dobbiamo continuare ad operare in tutte le aree delle Striscia di Gaza", ha detto ancora il capo del governo israeliano nel corso di una riunione al Likud. Netanyahu ha precisato che Israele non deve "porre fine alla guerra prima di allora" anche se "ci vorrà del tempo: mesi, non anni". La Knesset intanto ha respinto una mozione di sfiducia nei confronti di Netanyahu, presentata da Yesh Atid, il partito centrista guidato da Yair Lapid.
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