Il Giappone commemora oggi il decimo anniversario della triplice catastrofe di Fukushima. Il sisma di magnitudo 9 innesco' il successivo tsunami e la dispersione delle radiazioni dalla centrale nucleare, una serie concatenata di eventi che causarono la morte di oltre 18 mila persone. Nelle prefetture di Fukushima, Iwate e Miyagi e' stato osservato un minuto di silenzio. Il sisma di magnitudo 9, uno dei piu' potenti mai registrati, causo' l'onda anomala che cancello' l'entroterra, distruggendo le citta' e le infrastrutture chiave e allagando la centrale nucleare. I sistemi di rilevamento sismico spensero automaticamente i reattori ma un'onda alta piu' di 14 metri travolse le barriere protettive e provoco' lo spegnimento dei generatori diesel d'emergenza che garantivano il raffreddamento dei reattori. I tecnici non poterono evitare nei giorni successivi il parziale scioglimento dei nuclei a causa del surriscaldamento dei 3 reattori, e varie esplosioni danneggiarono gravemente gli impianti causando il ferimento di 16 lavoratori. La fuoriuscita di radiazioni nell'Oceano e nelle aree circostanti costrinse le autorita' a evacuare un perimetro sempre piu' grande di territorio. Oltre 150 mila persone vennero evacuate e decine di pazienti ospedalieri e anziani sono deceduti come conseguenza del loro trasferimento dalla zona a rischio. A distanza di dieci anni molte localita' rimangono disabitate e migliaia di cittadini non sono ritornati nelle loro abitazioni. Nel 2019 un tribunale ha stabilito la responsabilita' parziale del governo e ha stabilito il diritto degli sfollati al risarcimento. Nelle celebrazioni e' previsto un discorso dell'Imperatore Naruhito e del Primo Ministro Yoshihide Suga.
Franco de Stefani