Confermando i pronostici della vigilia, il senatore socialista Bernie Sanders si e' aggiudicato il secondo turno delle primarie democratiche nel New Hampshire, Stati Uniti, con il 26 per cento, staccando di meno di 2 punti l'ex sindaco Pete Buttgieg, che nello Iowa lo aveva battuto di un soffio, strappando 2 delegati in piu'. Entrambi sono usciti dalle urne rafforzati come i candidati di punta e come i porta bandiera delle 2 anime dem, quella radicale e quella moderata. Sanders giocava quasi in casa dove nel 2016 aveva trionfato con il 60,40 per cento dei suffragi, superando di 22 punti Hillary Clinton. Questa volta il parterre dei candidati era di 9 persone, che hanno disperso il voto. La sorpresa e' stata la senatrice centrista del Minnesota Klobuchar, piazzatasi terza con quasi il 20 per cento, insidiando la leadership di Buttgieg e vincendo nettamente la sfida tutta femminile con la piu' blasonata collega Warren, scesa sotto il dieci per cento. La sua ascesa era stata preannunciata dai sondaggi. Debacle per la Warren, che non ha beneficiato della vicinanza del Massachussets e che dovra' ora riflettere se continuare il duello fratricida con Sanders per la guida dell'ala progressista dei dem. L'altro sconfitto annunciato e' il candidato moderato dell'establishment del partito Biden, andato peggio del previsto, scivolando dal quarto posto ottenuto nello Iowa al quinto posto nello New Hampshire, con un imbarazzante 8,4 per cento. L'ex vice presidente, che partiva come favorito all'inizio delle primarie, aveva messo le mani avanti preannunciando che dopo il colpo subito nell'Iowa ne avrebbe preso un altro, e se ne e' andato nel South Carolina ancora a urne aperte, stato che insieme al Nevada e' la sua ultima speranza di una rinascita grazie al voto dei neri e dei latinos. Il 3 marzo prossimo pero' Biden affrontera' il Super Tuesday, quando scendera' in campo anche il miliardario Bloomberg dato il decollo nei sondaggi sull'onda della sua pubblicita' milionaria.
Franco de Stefani