Il governo di Haiti ha dichiarato lo stato di emergenza dopo gli assalti a due carceri da parte di alcune gang. Soltanto un centinaio dei circa 3.800 detenuti del primo penitenziario si trovavano all'interno della struttura dopo l'assalto, avvenuto sabato notte. Anche una seconda prigione, con 1.400 detenuti, è stata poi attaccata.
Imposto anche il coprifuoco per almeno 72 ore nella capitale, Port-Au-Prince, e in tutto l'ovest del Paese. Bande criminali imperversano da giovedì scorso, quando il premier, Ariel Henry, è partito per il Kenya per negoziare l'invio sull'isola di una forza multinazionale.
A Port-Au-Prince le violenze non si placano, si segnalano infatti spari e cadaveri sparsi in diverse strade. Si registrano inoltre le prime interruzioni di internet causate da danni ai cavi in fibra ottica, avvenuti durante gli scontri. In un quartiere sono state erette barricate con pneumatici in fiamme. Bande criminali controllano molte zone con posti di blocco. Secondo quando riferito dalla Federazione calcistica di Haiti, uomini armati hanno occupato e depredato il principale stadio da calcio del Paese, tenendo in ostaggio un dipendente per ore.
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