Il Ministero dell'istruzione nei giorni scorsi aveva comunicato alle scuole la decisione di sospendere le verifiche nazionali previste per il mese di maggio per gli alunni delle seste e delle none classi. Comunicazione che è stata prontamente condivisa anche sui portali delle scuole dell'obbligo in lingua italiana. Il dicastero ha preparato anche una serie di raccomandazioni e indicazioni su modi e criteri delle valutazioni al tempo della didattica a distanza, dalle promozioni alle bocciature e gli esami di riparazione. Ma non tutti hanno condiviso le posizioni del ministero anche tra il copro docente. Infatti su iniziativa di due insegnanti delle scuole dell'obbligo è partita una raccolta firme on line contro le valutazioni a distanza.
Nei primi tre giorni la petizione è stata sottoscritta da oltre 2 mila 200 persone, oggi il numero delle adesioni è in costante crescita. Dopo Lubiana e Maribor, i firmatari di Capodistria sono quelli più numerosi. Chi motiva la propria firma parla di una valutazione poco obiettiva, che non tutti gli alunni sono nelle stesse condizioni, che non tutti hanno la possibilità di seguire le lezioni a distanza e di apprendere allo stesso modo.
Nulla è stato ancora deciso, ha dichiarato la ministra dell'istruzione e lo sport Simona Kustec. La graduale riapertura delle scuole, i modi e i tempi per la ripresa, verranno valutati dopo le festività di primo maggio, in accordo con le autorità sanitarie. L'anno scolastico finirà entro i termini previsti, quindi prima delle vacanze estive, in classe o a distanza. Si rientra solo quando ci sarà piena sicurezza per tutti, ha detto la Kustec. (ld)