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Da oggi in Slovenia è di nuovo consentito spostarsi da un comune all'altro. Restano però in vigore i divieti di assembramenti nei luoghi pubblici. I sindaci della costa salutano positivamente la revoca, mantenendo al contempo molta prudenza. Durante le festività del Primo Maggio, nelle mete turistiche c'è infatti da attendersi una maggiore presenza di ospiti.
In Slovenia prosegue il graduale allentamento delle misure restrittive per il contenimento del COVID 19, e da domani sara' possibile nuovamente spostarsi fuori dal proprio comune di residenza. Nel paese intanto i numeri delle infezioni rimangono sotto controllo. Nella giornata di ieri si sono registrati dieci nuovi contagi e tre decessi.
Oggi è il dodicesimo giorno in cui non si registrano nuovi contagi nella Regione Istriana, e all'ospedale di Pola è rimasto un solo paziente positivo al COVID-19. Dal fronte delle riaperture, le autorità stanno monitorando i negozi che hanno aperto lunedì, e si stanno preparando le direttive per le aperture delle prossime settimane.
Oltre che dalla raccolta illegale e dall'inquinamento marino la nacchera o "pinna nobilis" è ora minacciata da un protozoo parassita che ha provocato una grande moria del mollusco bivalve in tutto il Mediterraneo. Il parassita sta infestando anche il mare dell'Istria meridionale, dove il personale dell'Acquario di Pola ha recuperato le pinne nobili ancora intaccate per metterle in quarantena in apposite vasche.
Il governo sloveno ha dato luce verde alla riapertura di svariati servizi e istituzioni, tra cui musei, biblioteche e gallerie d'arte. Diversi direttori la ritengono, però, una decisione prematura perché c'è bisogno di tempo per organizzare il lavoro nel rispetto delle misure anticoronavirus. Vediamo come hanno reagito alcuni musei e gallerie del capodistriano.
Con 54 voti a favore e uno contrario, il parlamento sloveno ha approvato la seconda legge anticovid 19, con la quale si garantisce alle imprese un'iniezione di liquidità per favorirne la ripresa e vengono assicurati mezzi aggiuntivi ai comuni.
Uno dei settori che risente della pandemia è anche quello della viticoltura e della produzione del vino. I produttori continuano però a lavorare nei vigneti perché la natura non può attendere. Al riguardo abbiamo intervistato i viticoltori Matej Zaro di Isola e Ingrid Mahnič di Dragogna - Siccole.
Videoconferenza oggi dei ministri degli interni dell'Unione Europea, per coordinare le misure volte ad avviare un progressivo allentamento delle chiusure e degli attuali controlli ai confini interni dell'area Schengen. Il ministro degli interni sloveno Aleš Hojs, incontrando i giornalisti a conclusione del vertice, ha rilevato che le frontiere con la Croazia potrebbero essere riaperte gia nella seconda metà di maggio. Più difficile, a suo avviso, la riapertura dei confini con l'Italia, in considerazione del livello dei contagi nel vicino Paese.
In Slovenia i prossimi passi riguardo agli allentamenti delle misure anti coronavirus dipenderanno in buona parte dall'indagine a campione attualmente in corso nel paese. I risultati preliminari dei test per capire la diffusione del virus sono previsti entro la fine della settimana. Resta stabile il numero di contagi; 6 i nuovi casi di coronavirus registrati ieri, 3 i decessi.
In Slovenia ci sono 6 nuovi casi di contagio, che portano il totale a 1402, e una nuova vittima, per un totale di 83 dall'inizio dell'epidemia. Quanto ad allentamenti a partire da domani potranno riaprire anche le assicurazioni, anche se le compagnie assicurative invitano a recarsi fisicamente negli uffici solo nel caso di impedimento all'accesso ai servizi online.
In Istria per 10 giorni di fila non si registra alcun nuovo caso di contagio da Coronavirus e all'ospedale di Pola risulta ricoverato un solo ammalato di COVID-19. La curva discendente dei contagi alimenta un certo ottimismo tra gli operatori turistici, che sperano di salvare la stagione almeno in parte.
La situazione in Europa si avvia a una lenta ripresa, che rimane particolarmente cauta in Spagna e in Francia, dove le prossime 24 ore saranno decisive per i preparativi alla fase due che potrebbe attuarsi l'11 maggio. Incerti i prossimi passi del Regno Unito. Il premier Boris Johnson, rientrato dalla convalescenza, ha dichiarato che è ancora troppo presto per allentare le misure restrittive.
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