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L'emergenza nuovo coronavirus in Slovenia, tra le tante ripercussioni, sta creando serie difficoltà alle case di riposo. Diverse strutture che accolgono anziani hanno forti percentuali di malati da Covid 19, anche tra il personale. A Ljutomer 22 anziani su 30 sono contagiati. Perciò nel pomeriggio c'è stata una riunione d'urgenza guidata dal ministro della salute. Intanto il numero dei morti rimane fermo a 15. I contagiati sono 841. 111 le persone ricoverate, di cui 31 nei reparti intensivi.
In Croazia si registrano 96 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. I casi nel paese sono in totale 963, di cui 34 in terapia intensiva. Un dato positivo riguarda la Regione Istriana, dove da 48 ore non ci sono nuovi contagi. Soddisfatta l'unità di crisi che ringrazia i cittadini per il rispetto delle norme. L'invito è però di continuare a rimanere a casa. L'appello, inoltre, ai numerosi sloveni che si trovano nella parte dell'Istria a sud del Dragogna, specie nelle case vacanza private lungo la costa, di rientrare in Slovenia il prima possibile.
In Italia il numero dei contagi da Coronavirus continua a salire: 80 572 sono gli attuali casi positivi, 2937 in più rispetto a ieri. Si riscontra un calo per i ricoveri e i decessi, mentre aumentano guariti e dimessi, 1118 in più nelle ultime 24 ore. Intanto il Governo ha deciso di prolungare fino al 13 aprile tutte le misure fin'ora adottate per contrastare il virus, mentre il Premier, Giuseppe Conte, ha annunciato l'arrivo di un nuovo decreto-legge finalizzato al sostegno delle piccole e medie imprese.
Un gruppo di ricercatori della Facoltà FAMNIT dell'Ateneo capodistriano ha progettato e realizzato un prototipo di maschera protettiva rigida con filtro microbiologico. Il progetto che ha creato la mascherina Gladius Shirous è nato nell'ambito dell'Iniziativa nazionale "Proteggiamo la Slovenia", in collaborazione con David Kvaternik, il Parco tecnologico di Lubiana e l'Ospedale Generale di Isola. A quest'ultimo sono destinate le maschere stampate in 3D.
In Croazia ci sono 77 nuovi casi, per un totale di 867 contagi. Nonostante ci siano un centinaio tra medici e inferimieri tra i positivi, e quindi in isolamento, il sistema sanitario croato - a detta del ministro della Salute Beroš - sta reggendo bene la situazione. Se nella Regione Litoraneo-montana si registrano 7 nuovi casi (44 in totale nel Fiumano), in quella Istriana non ci sono nuovi contagi. Il bilancio totale nella regione è di 72 positivi, dei quali 3 sono però ufficialmente "guariti" e già dimessi dall'ospedale di Pola.
In Italia torna a crescere il numero di nuovi contagi da Covid-19: 2107 in più oggi, che portano il totale delle persone attualmente positive nel Paese a oltre 77600. Con le 837 nuove vittime, il bilancio in vite umane della pandemia supera quota 12 mila. Numeri ancora troppo alti, alla luce dei quali verranno prorogate dal governo le misure restrittive almeno a dopo Pasqua.
In Slovenia è salito a 802 il numero dei casi confermati di coronavirus, 46 in più rispetto a ieri. In aumento anche i decessi, quattro tra ieri e stamattina, che fanno salire il numero totale a 15. Attimi di paura anche in regione, dove un uomo infetto ha violato le regole della quarantena recandosi alla Casa della sanità di Santa Lucia. Sentitosi male, è stato trasferito d'urgenza prima all'ospedale di Isola e poi alla Clinica per le malattie infettive di Lubiana. Nel resto del Paese, la battaglia contro la malattia si svolge soprattutto nelle case dell'anziano.
Uno dei settori dell'economia colpiti dall'emergenza da coronavirus, è la pesca. Per ora è impossibile quantificare i danni, ma sicuramente saranno enormi, anche per la Slovenia e la Croazia. Ne abbiamo parlato, via telefono, con l'allevamento ittico Fonda - che ha la sede a Portorose, ma l'impianto a Sezza - e con il pescatore di Salvore Danilo Latin.
Con i 26 nuovi casi delle ultime 24ore, il numero di contagiati da coronavirus in Slovenia è salito a 756. Le persone ricoverate sono 118, di cui 29 in terapia intensiva. Per numero di contagi in rapporto al numero di abitanti, la il Paese è al 13esimo posto in Europa, un po' peggio della media. È pertanto indispensabile fare di più, anche perché le risorse della sanità slovena non sono illimitate. Delle nuove misure per contenere il contagio e del trend nel numero di malati e malati gravi hanno parlato oggi pomeriggio il ministro degli Interni Aleš Hojs e la consulente del Ministero della Salute, l'infettivologa Bojana Beovič.
Nel Friuli Venezia Giulia il picco di criticità si dovrebe verificare entro la metà del mese di aprile. Oggi intanto si segnalano 9 decessi in più, per un totale complessivo di 107 morti. Frenata invece per i contagi, 21 in più rispetto a ieri che portano i casi a 1501.
Gli ultimi dati riguardanti l'Italia sembrano consolidare le speranze. Il numero di nuovi contagi è 1648 a fronte dei 3815 di ieri. Aumentano anche le persone guarite: 1590 più di ieri, il dato finora più alto. Cauto ottimismo nella regione più colpita, la Lombardia, mentre sono molto preoccupati molti sindaci del sud.
"I provvedimenti adottati nelle ultime due settimane stanno evidenziando dei risultati, ma questa non è una ragione per abbassare la guardia". Lo ha detto in mattinata il ministro della Salute sloveno Tomaž Gantar precisando che domenica ci sono stati 26 nuovi contagi, il dato più basso degli ultimi dieci giorni.
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