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Nel Capodistriano per ora i contagiati da coronavirus sono sei in totale. Intanto i Comuni si sono attivati con i servizi per aiutare le fasce della popolazione più vulnerabili, gli anziani in particolare.
In Slovenia, lo ricordiamo, è in vigore il blocco del traffico passeggeri via terra con i paesi confinanti. Dalla mezzanotte vige anche quello per i voli. Le limitazioni, sia per il trasporto aereo che dei veicoli, non valgono però per il traffico merci. Sia per quanto riguarda l'Italia che gli altri paesi il transito dalla Slovenia è consentito a convogli organizzati. Questo mentre Austria e Croazia hanno chiuso molti valichi di seconda categoria.
I leader europei si sono riuniti oggi in videoconferenza per discutere delle misure in risposta al Coronavirus. Tra i punti principali della riunione, la restrizione temporanea di tutti i viaggi non essenziali verso l'Unione per almeno 30 giorni e la gestione efficace della situazione ai confini.
Sono 253 i casi di Covid-19 confermati in Slovenia. 29 i ricoverati in terapia intensiva. Secondo il comitato di crisi del governo siamo ancora nella fase iniziale dell'epidemia, con il picco dei malati che deve ancora arrivare. Nel Paese sono chiuse le scuole, fermi i mezzi pubblici e le attività non strettamente necessarie. Dalla mezzanotte scatta il blocco del traffico aereo.
Chiusura totale, a partire da oggi e fino a data da destinarsi, di tutte le scuole e gli asili in Slovenia. La neo ministra per l'istruzione Simona Kustec ha dichiarato che l'anno scolastico potrebbe protrasi anche nel periodo estivo.
Da oggi sono in vigore numerose restrizioni della vita sociale in Slovenia: scuole chiuse e mezzi pubblici fermi, restano aperti solo i negozi di alimentari, farmacie, distributori di benzina, uffici postali e banche. Dalla mezzanotte scatterà anche il blocco del traffico aereo.
In Slovenia nonostante l'emergenza, pensioni e altri trasferimenti saranno corrisposti ai fruitori regolarmente, e non dovrebbero esserci intoppi
Il territorio della Regione Istriana è fermo, per il momento, a 6 contagi dall'inizio dell'epidemia. In serata sono stati effettuati 7 nuovi tamponi su altrettante persone preventivamente ricoverate all'ospedale di Pola, i cui risultati si sapranno domani. Lo si apprende dall'unità di crisi regionale, che conferma intanto la negatività dei due test eseguiti ieri. I centri urbani, intanto, continuano a essere pressoché deserti. Bar e ristoranti sono chiusi. Le misure vengono rispettate dalla maggior parte della popolazione. Per i trasgressori sono previste multe salatissime e alcune sono già state comminate.
Salgono a 386 i casi positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con un aumento di 39 persone rispetto all'ultima rilevazione. 22 i nuovi decessi registrati fino ad ora. 96 i ricoveri dei quali 19 in terapia intensiva
In Slovenia da domani sospesi i trasporti pubblici, chiusi scuole, bar, ristoranti, cinema e da martedì si chiudono anche gli aeroporti. È quanto comunicato poco fa dal portavoce dell'Unità di crisi del governo sloveno Jelko Kacin. Il numero dei contagi è salito a 219, 38 in più rispetto a ieri. Tre risultano in condizioni molto gravi. I punti di accesso in cui venivano effettuati i test sul coronavirus vengono trasformati in ambulatori per il trattamento della malattia.
Più di 24mila sono i contagi da Coronavirus in Italia: quasi 1500 i decessi, mentre 2000 sono le guarigioni. La regione in maggior difficoltà rimane la Lombardia, soprattutto per la carenza di posti letto nelle terapie intensive. In Friuli Venezia Giulia i contagi salgono a 347, ma aumentano anche le guarigioni. Situazione difficile ai valichi di confine con la Slovenia, dove gli autotrasportatori sono bloccati senza indicazioni sul da farsi.
In Croazia sono 49 le persone contagiate dall'inizio dell'epidemia. Gli ultimi due casi accertati sono medici dell'ospedale "Dubrava" di Zagabria. Da domani scuole chiuse in tutta la Croazia. Il governo nazionale ha fatto propria la scelta della Regione Istriana di inasprire le misure di contenimento dei contagi. Lezioni online per le medie e superiori, mentre per le elementari sono previste delle videolezioni in TV. Per le scuole italiane la Regione ha finanziato una versione nella nostra lingua.
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