E' una delle pagine più commoventi della prima guerra mondiale quella della leva dei Ragazzi del '99 che l'Italia chiamò alle armi nel 1917 per combattere al compimento del diciottesimo anno di età. Lo spettacolo con cui il Mittelfest ha reso omaggio a questi Millennials di cent'anni fa, un'opera corale per la pace prodotta insieme alle Orchestre di Lubiana e Sarajevo, ha meritato al festival di Cividale la medaglia del presidente Mattarella ed è stato fra le proposte di questa edizione che più sono piaciute al pubblico. Un'edizione che sotto la guida di Haris Pašović, registra teatrale bosniaco al suo primo anno di direzione del Mittelfest, ha ritrovato il forte respiro europeo e internazionale delle origini, con appuntamenti (tra cui 4 "prime" mondiali, 18 italiane) da venti Paesi europei. "Sono felice dei risultati" ha detto ieri Pašović nell'ultimo giorno di programmazione del festival di teatro, musica e danza della Mitteleuropa. Non senza sottolineare la modestia del budget avuto a disposizione, 1 milione 200 mila euro, "a fronte di altri festival che contano su svariate decine di milioni". Positivo il bilancio del presidente della manifestazione Federico Rossi, per il quale Pašović "ha centrato tutti gli obiettivi: l'internazionalità, l'altissima qualità delle proposte, l'attenzione al territorio". Quanto agli spettatori, Mittelfest 2018 ha registrato 4500 presenze, un dato a onor del vero inferiore di altre annate. Si tratta di un aspetto sul quale a Cividale ci si propone di continuare a lavorare per ampliare in particolare l'afflusso del pubblico giovane. E guardando avanti il direttore artistico anticipa qualcosa dell'edizione 2019: che non smetterà di riflettere sull'Europa e sulle sue diversità, dice, per dare "un contributo progettuale a una nuova Europa più unita e solidale".