A dare il via agli esami in Parlamento è l'uscente Maroš Šefčović, candidato al portafoglio Commercio e Relazioni Istituzionali. Seguono il maltese lenn Micallef, responsabile per giovani cultura e sport, il greco Apostolos Tzitzikostas, del Partito popolare europeo, designato al portafoglio trasporti e turismo, e il lussemburghese Cristophe Hansen, che nel prossimo esecutivo Ue dovrebbe essere responsabile dell'agricoltura. Le audizioni dei commissari semplici proseguiranno con un ritmo serrato di sei candidati al giorno, fino a giovedì 7 novembre, quanto sarà anche il turno della rappresentante slovena Marta Kos, designata per l'allargamento Ue. Il 12 novembre toccherà invece ai presidenti esecutivi, tra cui l’esponente italiano Raffaelle Fitto, che ha ottenuto il portafoglio Riforme e Coesione. La Commissione von der Leyen-2 riflette la frammentarietà politica dell'Europarlamento: 13 commissari appartengono al Partito Popolare Europeo, 4 ai socialdemocratici, 5 ai liberali di Renew, oltre a due indipendenti e un esponente dei Conservatori e riformisti europei, Fitto appunto, sulla cui nomina socialisti, verdi e liberali hanno promesso battaglia. Ogni candidato deve affrontare un'intervista di tre ore davanti alla commissione parlamentare pertinente, al termine di cui i coordinatori dei gruppi politici elaborano una valutazione in merito alla sua idoneità al portafoglio assegnatogli e in qualità di membro della Commissione. Per l'approvazione, è necessaria una maggioranza di due terzi dei coordinatori. Qualora il quorum non venga raggiunto, gli eurodeputati possono richiedere una nuova sessione di domande o un'ulteriore audizione, con una maggioranza semplice. Se invece un candidato venisse bocciato definitivamente, lo Stato membro di origine dovrebbe proporre un sostituto. Sullo sfondo delle audizioni, la tensione politica è alta: il PPE, che ha ottenuto il maggior numero di commissari, ha stabilito il calendario delle audizioni in accordo con i gruppi di estrema destra, decisione che ha inasprito i rapporti con socialisti e liberali. Questi ultimi avrebbero preferito che i vicepresidenti fossero valutati per primi, per evitare di alimentare tensioni nel processo di selezione. L'approvazione finale della nuova Commissione è prevista nella sessione plenaria del Parlamento europeo dal 26 al 28 novembre. Se la maggioranza dei parlamentari esprimerà parere favorevole, il nuovo esecutivo entrerà in carica a partire dal primo dicembre.
M.N.