Foto: Ante Cizmic/Cropix
Foto: Ante Cizmic/Cropix

L’Albania perde ogni anno più di diecimila ettari di foreste e pascoli a causa degli incendi, oltre ai danni alle case e persone. Il Paese è soggetto agli incendi spontanei, dovuti dalle alte temperature estive e al tipo di vegetazione; infatti, la regione meridionale sta bruciando da giorni, situazione che ha portato le autorità albanesi a chiedere aiuto all’Unione europea, in particolare al Centro di coordinamento per le risposte alle emergenze della Commissione di Bruxelles. Tutto risulta complesso poiché i vigili del fuoco e i militari inviati sul posto stanno riscontrando difficoltà nell’accesso alle aree colpite dai roghi, situate perlopiù in zone montuose particolarmente impervie. Il ministero della Difesa locale ha in dotazione quattro elicotteri da utilizzare per le emergenze, ma attualmente ne viene usato solo uno, in quanto, gli altri tre non hanno superato i test di sicurezza, come rivela un’indagine della Corte dei conti. “Al momento non abbiano droni per spegnere gli incendi” ha spiegato il direttore generale della Protezione antincendio, tuttavia, ha aggiunto, “la polizia dispone di droni Bayraktar che sono stati utilizzati per individuare e valutare dall’alto i focolai”. Gli incendi continuano ad essere provocati dall’ondata di calore che sta colpendo il Paese con temperature che in alcune zone hanno raggiunto i 42 gradi centigradi. Situazione simile a quella che si sta verificando in gran parte dell’Europa centrale e meridionale.

B.Ž.