Il mese scorso Frontex ha registrato un totale di 13.200 passaggi non autorizzati dei confini europei: il 12 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Il calo, secondo la polizia di frontiera, è dovuto al maltempo, soprattutto per quanto riguarda le principali rotte marittime.
La rotta attraverso i Balcani occidentali rimane quella più trafficata con circa il 43 per cento dei casi di passaggi non autorizzati nel mese di gennaio.
I dati di Frontex mostrano che il numero di tentativi di ingresso attraverso il Mediterraneo occidentale, ad esempio da Marocco a Spagna, si è dimezzato. Nel frattempo, gli arrivi in Europa dal Mediterraneo centrale, partendo dalla Libia e dalla Tunisia attraverso la Sicilia e Malta, sono aumentati del 49%.
Un calo pari all'82%, sempre a causa delle condizioni metereologiche avverse, è stato, invece, registrato sulla rotta dell'Africa occidentale, quella che va dal Marocco alle Isole Canarie spagnole nel mese di gennaio. Tra coloro che hanno tentato di entrare illegalmente nell'UE erano in gran parte provenienti dall’Afghanistan, Costa d'Avorio, Guinea e Siria.
Queste statistiche, però, non includono i rifugiati dall'Ucraina che, a causa della guerra sono arrivati nei paesi dell’Unione Europea, ha sottolineato Frontex. Per quanto riguarda i profughi ucraini l’organizzazione ha riferito che dal 24 febbraio alla fine dello scorso anno sono stati registrati quasi 13 milioni.
Barbara Costamagna