Foto: Reuters
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Il Cancelliere austriaco Nehammer ha sfidato l'Unione Europea schierandosi dalla parte della maggioranza dei suoi cittadini, che vede intensificarsi le pressioni sui pagamenti digitali come un tentativo di monitorare la vita delle persone. Nehammer si è impegnato a garantire che il contante sia protetto costituzionalmente come mezzo di pagamento, dichiarando che pagare in contanti è un diritto che dovrebbe essere sancito nella Costituzione. Nehammer, nel corso di una conferenza stampa, ha indicato che proporrà un emendamento in quanto i pagamenti con carta stanno diventando più popolari in Europa. Il Cancelliere, leader del Partito Popolare conservatore austriaco che sta governando in coalizione con i Verdi, ha proposto la legge dopo che il Partito della Libertà, di destra e attualmente in forte ascesa nei sondaggi, aveva accusato lui e il suo Governo di avere cospirato per vietare il contante come mezzo per rintracciare i suoi cittadini. Per dimostrare che sta dalla parte della popolazione, Nehammer ha precisato che si impegnerà a garantire che il contante sia protetto costituzionalmente come mezzo di pagamento, specificando che nella sola Austria ogni anno vengono prelevati 47 miliardi di euro dagli sportelli automatici e che in media ogni austriaco porta con sé 102 euro in contanti. Il piano, concertato con il Ministro delle Finanze Brunner, è articolato in tre punti, vale a dire inserire il diritto al contante in Costituzione, nuove norme sul contante e l'obbligo per la Banca Nazionale austriaca di fornire il flusso di cassa necessario. In settembre è in programma una riunione tra rappresentanti del Governo, dell'industria e della Banca Centrale per attuare il progetto, ha aggiunto Nehammer, che intende in questo modo arginare il declino del contante e la sua progressiva sostituzione con i pagamenti digitali.

Franco de Stefani