Chi acquisterà una nuova auto o un nuovo furgone a partire dal 31 marzo avrà uno strumento in più di sicurezza a bordo: si chiamano eCall e sono i dispositivi di chiamata di emergenza che avvisano automaticamente i servizi di soccorso in caso di incidenti stradali.
Come funziona
Si tratta di una misura varata dall'Unione europea nel 2015: ogni dispositivo è collegato al 112 e, in caso di incidente, invierà una chiamata automatica al servizio di soccorso comunicando dati come il tipo di veicolo, il carburante utilizzato, l'ora e il luogo esatto dell'incidente e il numero di passeggeri.
Secondo l'eurodeputata Olga Sehnalová, “l'eCall contribuirà ad aumentare la sicurezza degli utenti della strada riducendo significativamente i tempi di arrivo dei servizi di soccorso in caso di incidente grave. Sfortunatamente, il numero di morti sulle strade europee è ancora inaccettabilmente alto ".
Obiettivo ridurre le perdite di vite umane
Stando ai dati del 2016, infatti, sulla strade Ue circa 25.500 persone hanno perso la vita e 135.000 sono rimaste ferite gravemente sulle strade. L'Ue si è posta l'obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada tra il 2010 e il 2020, ma il passo è ancora lento. Nel 2016, la maggior parte degli incidenti stradali (55%) si sono verificati sulle strade rurali. In media, solo l'8% ha riguardato le autostrade e il 37% nelle aree urbane, ossia le zone dove è più immediato il soccorso.
Ecco perché il sistema eCall potrebbe salvare molte vite umane, secondo i legislatori europei. "Con eCall, i tempi di risposta dei servizi di emergenza saranno ridotti del 50% nelle aree rurali e del 40% nelle aree urbane, portando a una riduzione degli incidenti mortali stimata fino a 1.500 vite salvateall'anno – dice Sehnalová - La legislazione ha reso il sistema basato su una chiamata di emergenza pubblica utilizzando il numero di emergenza europeo 112 e operando oltre confine ".
Articolo realizzato nell'ambito del progetto Europa.Today e con il finanziamento del Parlamento Ue