A confermare la validità del progetto che ha coinvolto 15 partner e 12 associati, sia italiani che croati, il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e la vicepresidente della Regione istriana, Jessica Acquavita. Entrambi hanno puntato sulla sinergia che amministrazioni locali, enti pubblici e privati delle due sponde dell'Adriatico, hanno profuso nella realizzazione di un'iniziativa che va a incentivare l'economia del mare. "Uno sviluppo condiviso dell'intera area e che rappresenta nuove opportunità di crescita", si è sentito dire a Monfalcone con Fedriga pronto a spingere sulla collaborazione transfrontaliera, specie quella con la Regione istriana che vedrebbe volentieri non solo come osservatore, ma come membro associato dell'Euregio.
Molto apprezzato pure l'intervento di Zeno D'Agostino, a capo del Porto di Trieste che si è focalizzato sulla collaborazione tra le grandi strutture portuali dell'Alto Adriatico convinto che solo una strategia comune e una partnership più marcata - e il discorso vale pure per gli scali minori- possano rendere più competitiva l' intera area. Sulla disseminazione e capitalizzazione di Framsport, pesante più di 7 milioni di euro si è soffermato Pierpaolo Campostrini di Corila, il Consorzio veneto che ha coordinato il progetto. "L'iniziativa si è sviluppata attraverso due linee di prodotti; la prima è un portale che raccoglie le informazioni di base dei porti dell'Adriatico e dei territori di riferimento, la seconda è l'elaborazione di una strategia che parte dall' esecuzione di buone pratiche nelle differenti località e sono iniziative di validità per gli operatori, per gli amministratori e per gli utenti", ha raccontato Campostrini aggiungendo che "le 25 le azioni pilota realizzate hanno concretizzato idee importanti e innovative che favoriscono la singola aerea ma anche un insieme più ampio". Così, ad esempio, Monfalcone- come ha raccontato la sindaca Anna Maria Cisint- oltre che alla piattaforma digitale che mette a disposizione gli strumenti per rafforzare le capacità operative dei centri velici e nautici del territorio si è dato modo a quasi 600 corsisti di apprendere l'antico mestiere del maestro d'ascia. Va ricordato che, per quanto riguarda la Regione istriana, innovazioni tecnologiche sono state apportate nei piccoli scali di competenza dell'Autorità portuale di Umago-Cittanova; investimenti finalizzati ad ottimizzare le risorse disponibili e a ridurre i costi di gestione e supervisione delle strutture.
Lionella Pausin Acquavita