Il bilancio è stato fornito da fonti dei soccorsi e dal governatore della provincia. Sui social ci sono le foto di una lunga coda di ambulanze, in arrivo da Leopoli, dirette al sito militare, dove opera un centro di addestramento utilizzato anche dalla NATO. L'attacco aereo sembra essere un messaggio diretto dalla Russia proprio alla Nato e all'Unione europea, soprattutto dopo che Mosca ha fatto sapere che i convogli di armi straniere per l'Ucraina sarebbero stati considerati "bersagli legittimi". "Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza che avviene vicino al confine con Ue e Nato". Così il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov, riferendosi all'attacco russo al Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza vicino a Leopoli, precisando che "lì lavorano istruttori stranieri". Reznikov è tornato a invocare la creazione di una “no fly zone”, ma dalla NATO è già arrivato un nuovo rifiuto. "Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia". È quanto ribadito dal segretario generale, Jens Stoltenberg, che, in un'intervista alla Welt am Sonntag, afferma di essere contrario alla no fly zone sull'Ucraina. "Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un'escalation incontrollabile". "La guerra va chiusa, non ampliata", ha concluso. Intanto nella notte un treno passeggeri utilizzato per evacuare i civili è stato colpito da schegge poco fuori dalla città ucraina di Lyman, nell'est del paese. Nell'attacco è rimasto ucciso il conducente del treno e un'altra persona è stata ferita.

Manifestazioni contro la guerra in Ucraina si stanno svolgendo oggi in oltre 20 città della Russia. Lo riferiscono fonti indipendenti. Centinaia finora gli arresti, fermati anche numerosi giornalisti. Venerdì il principale oppositore di Putin, Aleksei Navalny, dal carcere in cui è detenuto, aveva chiesto ai russi di scendere in piazza nelle loro città ogni domenica.

"In nome di Dio fermate questo massacro". È l'accorato appello di Papa Francesco all'Angelus nel corso del quale ha dedicato forti parole contro la guerra in Ucraina. "Davanti alla barbarie della uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi" - ha detto - "non ci sono ragioni strategiche che tengano, c'è solo da cessare l'inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città in cimiteri". Da Ankara, infine, la notizia che la Turchia non si unirà alle sanzioni dell’Occidente contro la Russia. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta la Tass.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: AP
Foto: MMC RTV SLO/Foto: AP