È il primo risultato che gli agricoltori sono riusciti ad ottenere dall’inizio della loro lotta contro gli aumenti dei costi di produzione legati alle nuove imposizioni dell’Ue per il Green Deal. Qui è intervenuta Von der Leyen: “i nostri agricoltori meritano di essere ascoltati” ha dichiarato, sottolineando però che “l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le aziende dei contadini rimangano redditizie negli anni a venire”. Un passo in avanti da parte della Commissione europea, come affermato dalla leader, dato che “solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra potranno investire nel futuro, solo se realizziamo insieme i nostri obiettivi climatici e ambientali, loro saranno in grado di continuare a guadagnarsi da vivere.” Von der Leyen si è detta vicina ai manifestanti, in quanto il loro settore è il primo a sentire gli effetti del cambiamento climatico, l’impatto della guerra, l’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti. “Per questo dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto” ha aggiunto la presidente della Commissione, ammettendo che quest’ultima potrebbe non essere “abbastanza convincente” nel persuadere gli agricoltori che le misure “pro natura” del Green Deal convengono anche a loro. Nonostante questa risposta da parte dell’Unione europea, le proteste non si fermano: i trattori in Italia sono arrivati nella capitale, dove giovedì 8 febbraio inizierà una mobilitazione.
B.Ž.