È entrata in vigore la legge europea sui servizi digitali chiamata Digital Services act o Dsa. Ora il quadro normativo disegnato dalla Commissione europea per un'Europa al passo con l'evoluzione delle tecnologie e dei mercati si può dire completa, infatti, segue l'entrata in vigore del Digital Markets act o Dma. Il Dsa, afferma l'esecutivo dell'Ue, è la normativa fondamentale dell'Unione per un ambiente online più sicuro e responsabile. La data di inizio dell'applicazione della legge è il 17 febbraio 2024.
Il Digital Service Act è il secondo pilastro del pacchetto regolatorio Ue che mira ad innovare le norme dell'economia digitale. La normativa Dsa prevede che le piattaforme online, come i social media e i mercati, dovranno adottare misure per proteggere i propri utenti da contenuti e beni illegali. Piattaforme e servizi online molto grandi saranno soggetti a obblighi più severi, proporzionati ai rischi che rappresentano per la società. Le grandi aziende tecnologiche dovranno essere più trasparenti sulle loro operazioni e agire per prevenire la diffusione della disinformazione e gli effetti negativi sui diritti fondamentali. La pubblicità mirata sarà limitata e i "modelli oscuri" e altre pratiche ingannevoli saranno bandite. Il Digital Service Act è stato preceduto dal Digital Markets Act o Dma, che sebbene già in vigore inizierà ad applicarsi a partire da inizio maggio 2023. Si tratta della legge nata per evitare che grandi aziende - le cosiddette Big tech quali Apple, Google, Amazon, Microsoft o Meta - possano esercitare un controllo su interi ecosistemi di piattaforme digitali tale per cui venga meno la concorrenza leale sul mercato interno o sia a detrimento dell'uso di un'Internet più libera da parte dei cittadini nell'acquisto di beni e servizi. In caso di violazioni sono previste multe fino al 20% del fatturato.
Corrado Cimador