Il nostro stile di guida, i comportamenti che assumiamo al volante, rivelano anche le tendenze, per la maggior parte negative, della società.
È quanto sembra emergere dal 14 esimo “Barometro della guida responsabile”, uno studio sulle abitudini degli automobilisti europei condotto da Ipsos su più di 12 mila persone in 11 paesi europei, commissionato dalla Fondazione VINCI Autoroutes, che si occupa di studiare i comportamenti e sensibilizzare i cittadini sul tema della responsabilità individuale e collettiva tra gli utenti della strada.
Una missione molto attuale visto i numeri dello studio, che rivela ad esempio come l’atteggiamento degli automobilisti europei sia influenzato da un’aggressività diffusa e dalla scarsa propensione al rispetto delle regole.
Il 52 per cento degli automobilisti intervistati ad esempio ammette d’insultare gli altri conducenti, uno su due suona il clacson a sproposito, uno su tre si attacca al veicolo di un conducente che lo irrita, uno su cinque scende dalla macchina quando litiga con un altro conducente.
Questi comportamenti hanno portato l’83 per cento degli automobilisti europei a temere un atteggiamento aggressivo da parte degli altri conducenti.
Non va meglio sul rispetto delle regole, che vengono infrante di frequente: l'85 per cento degli automobilisti europei dichiara di superare di alcuni chilometri orari il limite di velocità, il 58 non rispetta le distanze di sicurezza, il 53 circola sulla corsia centrale in autostrada anche se quella di destra è libera, e il 35 per cento sorpassa a destra.
Non c’è nemmeno molta considerazione per le regole di buon senso, oltre che del Codice della strada, come non usare il telefono alla guida, norma infranta dal 77 per cento dei conducenti europei: addirittura l'84 per cento dichiara di distogliere lo sguardo dalla strada per più di due secondi quando è al volante.
Non manca poi la sottovalutazione delle proprie condizioni personali, visto che un automobilista su tre ammette di mettersi al volante stanco, ha l'impressione di essersi assopito al volante o non si ferma mai per riposarsi.
Il 17 per cento dei maschi di età compresa tra i 25 e i 34 anni dice di aver guidato in stato di ebbrezza, il 9 per cento ha guidato dopo aver fumato cannabis.
"Il ritratto degli europei al volante che emerge da questa nuova edizione del Barometro della guida responsabile – ha dichiarato Bernadette Moreau, Delegata Generale della Fondazione VINCI Autoroutes - riflette una società divisa tra la paura di una crescente violenza, anche sulla strada, e la difficoltà per tutti, a prescindere dall'età, di adottare azioni concrete per ridurla. Rispettare le regole del codice della strada, essere consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni per sé e per gli altri, controllare l'impulsività e resistere all'individualismo sono tutti modi per contrastare la violenza sulle strade e la violenza in generale".
Alessandro Martegani